Era il carcere mandamentale agli inizi del ?900 ed una sapiente opera di recupero, in cui sono state conservate le caratteristiche costruttive, l'ha trasformato nel Museo civico di arte moderna e
Era il carcere mandamentale agli inizi del ?900 ed una sapiente opera di recupero, in cui sono state conservate le caratteristiche costruttive, l'ha trasformato nel Museo civico di arte moderna e contemporanea di Mombercelli. Un'ambientazione di per sé assolutamente interessante, ma che lo diventa ancor più se si trova a far da vetrina alle creazioni di importanti artisti. Il museo, di cui è curatrice Anna Virando, è noto per la sua vivacità di iniziative.
In questi giorni al pian terreno del MUSarMO la personale "Paesaggi sensibili" di Giancarlo Ferraris, pittore, incisore, illustratore, grafico, con laboratorio a Canelli, particolarmente legato al territorio astigiano. Tra gli acrilici in esposizione, spiccano quelli che rappresentano le colline, che, tra onirico e simbolico, sono quasi delle quinte teatrali, dai colori netti e forti, dal blu al rosso, passando per il caratteristico grigio di Ferraris; a caratterizzare le colline sono anche i vecchi cascinali e i bambini che si divertono con i giochi di una volta, chiaro richiamo all'importanza della memoria e delle tradizioni.
Inoltre in esposizione al primo piano dell'ex carcere l'antologica dedicata a Paolo Spinoglio e le chine degli scorci di Mombercelli realizzate da Gioconda Cornelli con grande precisione e realismo, dando un fascino del tutto particolare alle ambientazioni notturne e ai paesaggi invernali ammantati di neve. La mostra è aperta fino al 23 novembre, tutte le domeniche dalle 15 alle 17.
m.m.t.