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Galvagno rilancia l'idea di Enolandia
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Galvagno rilancia l'idea di Enolandia

A pochi giorni dall’elezione del sindaco Fabrizio Brignolo a presidente della Provincia, Giorgio Galvagno, ex primo cittadino e oggi consigliere di opposizione, rilancia il progetto di Enolandia,

A pochi giorni dall’elezione del sindaco Fabrizio Brignolo a presidente della Provincia, Giorgio Galvagno, ex primo cittadino e oggi consigliere di opposizione, rilancia il progetto di Enolandia, invitando, come già in passato, lo stesso Brignolo a sposare la proposta, in una lettera aperta, che esordisce con le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro al neo presidente. «La discutibile riforma che ha cancellato l’elezione popolare delle Province, prevedendone l’eliminazione entro due anni, presenta molti aspetti negativi, ma offre l’opportunità per fare diventare Asti e l’Astigiano il perno di una grande operazione di rilancio economico», ha ribadito Galvagno, in conferenza stampa, ieri, lunedì, in Comune.

«Per vincere l’attuale crisi – ha aggiunto – bisogna puntare su un progetto di vasto respiro, innovativo e coraggioso. Questo progetto esiste e si basa sull’alleanza delle Terre del vino del Piemonte. L’idea è sempre la stessa, snobbata per anni. Tuttavia, ora anche il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, ci suggerisce di imboccare questa strada, che io chiamo Enolandia, ma che si può denominare diversamente».

Galvagno ricorda quindi la filosofia alla base del progetto: «Basta che i Comuni, circa 400, per un milione di abitanti, da cui è costituito il triangolo d’oro (Langhe, Roero e Monferrato), com’è stato definito dal New York Times, con Asti al centro, non solo geograficamente, mettano un euro per abitante e che la somma totale sia data alla Regione, la quale può raddoppiare la cifra e usarla poi per promuovere nel mondo il territorio. Il tutto deve basarsi su un’alleanza organica, individuando di volta in volta un’azione comune, così da rendere questo territorio identificabile come capitale internazionale del vino e polo di attrazione per investimenti, aziende, denaro e lavoro. In quest’ottica, anche manifestazioni come Douja, Sagre e Palio potrebbero compiere un balzo in avanti».

Dopo aver ricordato le azioni da compiere fin da subito e annunciato l’intenzione di mettere in piedi una squadra, che, sulla base del progetto di Enolandia, si dedichi a fare ripartire questa città, Galvagno ha spiegato: «L’occasione di Enolandia non è solo turistica, ma uno strumento per essere virtuosi, con cui ampliare gli orizzonti e cambiare un po’ mentalità, coinvolgendo la città in una migliore gestione. In quest’ottica – ha sottolineato – Asti deve diventare più competitiva. Le risorse finanziarie, oltre 15 milioni di euro, che la mia amministrazione ha lasciato, stentano a tradursi in opere e lavoro per gli astigiani. A mio avviso, ad esempio, l’operazione relativa alla Palazzina Comando dell’ex Caserma è un errore grave, perché il Comune dovrebbe vendere la Palazzina stessa e non darla in gestione. Così come dovrebbe vendere il Mercato ortofrutticolo e alienare ciò che non serve, ricavando risorse da investire in manutenzione, innovazione e tecnologia della città, nell’ambito di ciò che prevede la smart city».

Manuela Zoccola

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