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Esonda il Belbo, ma è solo un’esercitazione
Cronaca

Esonda il Belbo, ma è solo un’esercitazione

Il ventennale della disastrosa alluvione che, il 5 e 6 novembre del 1994, devastò la città oltre a riportare alla mente drammatici ricordi è occasione per testare le attività di primo intervento

Il ventennale della disastrosa alluvione che, il 5 e 6 novembre del 1994, devastò la città oltre a riportare alla mente drammatici ricordi è occasione per testare le attività di primo intervento sul territorio. Fu proprio dopo quell'evento calamitoso che prese corpo e coscienza la necessità di dotare Canelli di una sezione di Protezione Civile e di un distaccamento di Vigili del Fuoco volontari. Oggi questi due enti sono una realtà ben consolidata, capace di rispondere ai bisogni di un'ampia fascia della valle.

Proprio in occasione del ventennale dell'alluvione la Regione, in collaborazione con i coordinamenti provinciali di volontariato, ha organizzato una serie di esercitazioni di Protezione civile, che toccherà il territorio astigiano dal 17 al 19 ottobre. Oggi sarà interessata Canelli, uno degli epicentri dell'esondazione del 1994. «Nella città spumantiera ? come spiega il responsabile del gruppo cittadino di Protezione civile Stefano Martini – verranno testate le procedure in caso di esondazione del Belbo. L'esercitazione vedrà coinvolte Regione, Prefettura, Provincia di Asti e Aipo a fianco del Comune e dei nostri volontari».

L'intervento prevede prove e verifiche sul funzionamento degli apparati della cassa di espansione realizzata alle porte di Canelli, una grande "vasca" che dovrebbe diminuire considerevolmente il rischio di alluvione in città. Verranno inoltre verificate le procedure di coordinamento locale tra i vari enti interessati e le forze operative sul campo. Al fianco dei funzionari, durante la giornata di venerdì hanno operato 25 volontari canellesi con le attrezzature e i mezzi in loro dotazione.

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