Si svolgeranno domenica, dalle 8 alle 20, le elezioni per decretare il nuovo presidente della Provincia e i 10 membri del consiglio secondo le disposizioni della recente legge che ha trasformato
Si svolgeranno domenica, dalle 8 alle 20, le elezioni per decretare il nuovo presidente della Provincia e i 10 membri del consiglio secondo le disposizioni della recente legge che ha trasformato questi Enti locali in enti di secondo livello. Esclusi i cittadini dalle elezioni, toccherà ai sindaci e ai consiglieri comunali (1.281 gli aventi diritto al voto) esprimere le preferenze anche se, in realtà, i risultati sono già noti poiché nellAstigiano cè un solo candidato presidente (il sindaco di Asti Fabrizio Brignolo) cui si aggiungono 10 candidati al Consiglio (per 10 posti disponibili) nellunica lista in corsa, Asti – Per la Provincia.
Ad essere eletti nel nuovo Consiglio provinciale saranno quindi: Barbara Baino, sindaco di Mongardino; Vincenzo Calvo, consigliere comunale di Asti; Fabio Carosso, sindaco di Coazzolo; Marco Gabusi, sindaco di Canelli; Paolo Lanfranco, sindaco di Valfenera; Francesco Marengo assessore comunale a Castagnole Monferrato; Cristiano Massaia, sindaco di Aramengo; Flavio Pesce, sindaco di Nizza; Angela Quaglia, consigliere comunale di Asti; Luca Quaglia, assessore comunale a San Damiano.
La legge non prevede un quorum per rendere valide le votazioni quindi cè anche chi teme (o, nel caso di Rifondazione Comunista, chi spera) che laffluenza alle urne possa essere bassa creando lo spettro, del tutto simbolico, di una «scarsissima legittimazione». Nei giorni scorsi è anche scoppiata la rabbia tra alcuni sindaci della Valle Bormida, in particolare a Roccaverano, Bubbio, Rocchetta Palafea, per non aver in lista nessun rappresentante del territorio con il rischio di diventare ancora più periferici di quanto non lo siano già.
Anche sulla modalità elettiva prevista dalla nuova legge (consiglieri e sindaci che eleggono altri consiglieri e sindaci) e sulle larghe intese createsi in quello che il consigliere di Asti Angela Quaglia (Forza Italia) definisce un comitato di salute pubblica cè chi ha parecchio da ridire. Lultima critica arriva dal consigliere Maurizio Lattanzio (Lista Civica) collega della Quaglia in opposizione al sindaco Brignolo. «Lelezione del Consiglio provinciale è un pateracchio allitaliana figlio del tentativo insensato di modificare la Costituzione con legge ordinaria. Io, pur essendo consigliere comunale, non andrò a votare per non essere coinvolto in quello che considero lennesima presa in giro nei confronti dei cittadini, specie ad Asti, dove esiste una lista unica nella quale maggioranza ed opposizione viaggiano a braccetto in un unico afflato di reciproco amore».
La lista a sostegno della candidatura del sindaco Brignolo è stata sottoscritta da 265 amministratori, ben oltre il numero minimo previsto dalla legge (193). Ciascun elettore, munito di documento di riconoscimento, esprimerà un voto per il candidato presidente e per la lista dei candidati alla carica di consigliere. Piccola curiosità: i votanti troveranno al seggio schede di colore diverso a seconda del numero degli abitanti registrati alle rispettive anagrafi: azzurro per i Comuni fino a 3.000 abitanti, grigio per quelli con popolazione superiore a 5.000 e fino a 10.000, rosso per i Comuni con popolazione superiore a 10.000 e inferiore a 30.000, verde per i Comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti e fino a 100.000. Gli scrutini si svolgeranno lunedì a partire dalle 9. Poi Brignolo sarà ufficialmente il primo presidente della nuova Provincia di secondo livello.
Riccardo Santagati