Tanti ricordi e la delusione per il cumulo di macerie in cui è finita Cascina Salici sono apparsi in questi giorni sulle pagine di Facebook, attraverso i "commenti" lasciati da diversi
Tanti ricordi e la delusione per il cumulo di macerie in cui è finita Cascina Salici sono apparsi in questi giorni sulle pagine di Facebook, attraverso i "commenti" lasciati da diversi costigliolesi. La notizia della demolizione dell'edificio della località Salici, in frazione Motta, al confine con Castagnole Lanze, è stata accolta con un susseguirsi di testimonianze da parte di chi per tanti anni lì era stato come cliente dell'omonimo ristorante, con una storia di oltre quarant'anni; ma anche da parte di chi ai Salici ha vissuto fino a pochi mesi fa e di chi ci aveva vissuto ormai più di trent'anni fa. Si sono avvicendati i titolari, ma a tutti il ristorante dei Salici è rimasto nel cuore.
La demolizione della cascina, che si trovava nello spazio compreso tra l'argine e il fiume Tanaro, è legata alla necessità di rilocalizzazione, essendo la zona considerata ad alto rischio esondazione. «La Regione ha individuato edifici posti in zona a rischio e dato la possibilità di rilocalizzazione attraverso un contributo -? spiegano dagli uffici comunali ?- Il contributo erogato per la rilocalizzazione dell'abitazione prevedeva anche l'acquisizione dell'edificio da parte del Comune e la sua demolizione». «Abbiamo comunque tentato, ma nulla si poteva fare ?- dice il sindaco Giovanni Borriero ?- Saranno comunque mantenuti i muri perimetrali e attrezzeremo la zona a fini turistici e di memoria storica».
E così si manterrà il ricordo, attraverso pannelli che riporteranno immagini e descrizioni dell'edificio, tra i più vecchi della zona e che rappresentava un importante punto di collegamento tra le due rive del Tanaro. A Cascina Salici tempo fa ancora si vedevano i resti del piccolo molo e il cavo per l'attracco dei "navet" che si impiegavano, in un'epoca ormai lontana, per attraversare il fiume. Quei resti furono poi trascinati via dall'acqua in occasione di una piena del fiume. Il momento più difficile è stato certamente quello dell'alluvione, di cui proprio quest'anno ricorrono i vent'anni.
«Un pezzo di storia che se ne va», hanno commentato in tanti scoprendo che Cascina Salici era stata demolita. Il ristorante ha però trovato nuova vita nel centro della frazione Motta, in cui i titolari hanno trasferito l'attività a fine agosto. E a loro va il merito di aver recuperato un altro pezzo della storia più recente del paese: al nuovo ristorante è stato dato nome "La vecchia posta". Si trova infatti nell'edificio che fino a qualche tempo fa aveva ospitato l'ufficio postale della borgata e sulla porta si trova in effetti la cassetta della posta (funzionante).
Marta Martiner Testa