Anagrafe: le criticità dopo l’incendio
Anche ieri mattina, lunedì, alcuni cittadini hanno segnalato lunghe code davanti all’Anagrafe il cui ingresso è stato temporaneamente spostato in largo Scapaccino dopo l’incendio che ha distrutto parte degli uffici. L’orario al pubblico è dalle 8.30 alle 12.30 con il rilascio di 16 carte d’identità (più gli utenti prenotati che di solito sono 10), 5 pratiche per il cambio di residenza e altre 25 per certificazioni varie. Nei pomeriggi di martedì e giovedì gli uffici aprono solo per gli utenti con prenotazione. Lunedì avrebbe dovuto essere l’ultimo giorno dell’Anagrafe “temporanea”, ma ancora una volta è stato necessario l’intervento della polizia municipale per tenere “sotto controllo” la situazione. Da più parti sono continuate le lamentele per la lunga attesa e c’è chi ha alzato la voce con il personale del Comune.
L’impegno dell’usciere per gestire la coda
Da giorni l’usciere si è trovato a dover gestire i flussi degli utenti, consegnando i numeretti e facendo sì che i prenotati potessero passare senza ritardi o problemi causati dalla ressa. Eppure, sentendo i responsabili del servizio, non è cambiato nulla nel rilascio delle carte d’identità perché tre sportelli funzionavano prima dell’incendio e tre continuano a funzionare adesso, sebbene nei locali adibiti temporaneamente all’Anagrafe. Non essendoci l’eliminacode automatico c’è più difficoltà nel coordinare gli arrivi, ma per gli utenti la durata della coda sembra molto più lunga e questo crea i dissapori con il personale.
Quando il cittadino diventa utente di un ufficio pubblico tende a non sentire ragioni e, anche se è chiaramente indicato che vengono rilasciate 16 carte d’identità senza prenotazione, c’è chi vuole comunque passare con le criticità del caso. Entro domani, una volta resi noti gli esiti dei collaudi ai locali, si saprà se l’Anagrafe tornerà al suo posto o se resterà ancora per qualche giorno in largo Scapaccino.
Una risposta
Quando un cittadino fa la coda dalle 6 del mattino per poter ottenere un documento necessario ed urgente e deve poi tornare a casa sprovvisto di tale documento perchè o non rientra nei 16 numeri, o non si riesce a raccimolare i dati necessari all’espletamento della pratica credo che un minimo di malcontento ci stia da parte dell’utente. Non è colpa ne dell’utente ne dell’amministrazione il fatto che qualche disgraziato abbia danneggiato gli uffici, ma non si può nemmeno dover andare tutte i santi giorni a vivaccare all’alba davanti agli uffici per fare una carta d’identità!