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Cronaca

Blitz della squadra mobile in via Prandone
Nell'alloggio un giro di squillo cinesi

Sospetti di un'attività illecita in un appartamento della città, poi i servizi di appostamento, per finire con un blitz che ha fatto scattare una denuncia per favoreggiamento e sfruttamento

Sospetti di un'attività illecita in un appartamento della città, poi i servizi di appostamento, per finire con un blitz che ha fatto scattare una denuncia per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Si è conclusa così qualche giorno fa una rilevante operazione di polizia condotta dalla Squadra mobile della Questura di Asti, che ha consentito di acquisire elementi relativamente ad un giro di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione cinese.

«Da qualche tempo era fondato il sospetto che in un’abitazione di via Prandone si svolgesse un'attività di prostituzione da parte di giovani ragazze cinesi. Tale sospetto ha poi trovato conferma a seguito dei numerosi servizi di osservazione e pedinamento svolti dagli agenti della polizia, che hanno permesso di documentare che l’abitazione era effettivamente stata predisposta come casa di appuntamento con una rudimentale organizzazione per l’esercizio della prostituzione», spiegano dalla Questura cittadina.

Secondo la polizia una cittadina cinese di 50 anni, affittuaria dell’alloggio, favoriva e agevolava l’attività di prostituzione di giovani connazionali, concedendo loro l'uso dell’appartamento di Asti. Le giovani, alcune delle quali provenienti da Torino, venivano contattate telefonicamente dai clienti e, avendo la disponibilità dell’alloggio, si prostituivano dietro compenso economico.

Durante il blitz effettuato dagli agenti della Mobile guidata dal commissario capo Loris Petrillo sarebbe stato accertato che una giovane donna cinese, residente a Torino, era impegnata in una prestazione sessuale con un cliente, dietro pagamento di 40 euro. «All’interno dell’alloggio, la stanza da letto era stata attrezzata con luci rosse soffuse e oggetti vari, sottoposti a sequestro – indica la Questura – L’abitazione, data in locazione tramite agenzia immobiliare, è stata sequestrata e l’affittuaria denunciata alla Procura della Repubblica di Asti per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, interrompendo in tal modo l’attività criminosa».

m.m.t.

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