Non si placano le polemiche dopo la decisione del Consiglio comunale di avallare i due nuovi progetti commerciali che si andranno a costruire in viale Pilone (nuovo Famila al posto di quello
Non si placano le polemiche dopo la decisione del Consiglio comunale di avallare i due nuovi progetti commerciali che si andranno a costruire in viale Pilone (nuovo Famila al posto di quello esistente) e in corso Alessandria (apertura di un maxi store Euronics).
A gettare benzina sul fuoco sono due consiglieri dell'opposizione, Anna Bosia (Uniti per Asti) e Gabriele Zangirolami (M5S) in altrettante note stampa. «La motivazione a concedere le aperture è ancora una volta il pubblico interesse – commenta Bosia – Questa volta l'assessore Parodi ha detto che il pubblico interesse sta, tra l'altro, nel recupero del patrimonio esistente e nell'entrata economica per il Comune che incassa i cosiddetti extra-oneri. In realtà non esiste nessun recupero: le casermette di viale Pilone a destinazione commerciale verranno rase al suolo per fare posto al raddoppio della superficie commerciale dell'attuale Famila, mentre gli extra oneri sono una bella somma che gli investitori facoltosi possono permettersi di offrire al comune per "acquisire" un diritto che prima non c'era. Il sindaco dovrebbe dire con chiarezza ai cittadini che ha intrapreso un'altra strada, molto diversa da quella promessa in campagna elettorale. Quello sviluppo sostenibile promesso alla città di Asti, da costruire con scelte coraggiose in grado di favorire la crescita del nostro territorio ricco di storia e colline meravigliose, è un impegno forse troppo faticoso e troppo difficile da mantenere per questa amministrazione. Incassare quattro soldi di extra-oneri – conclude Bosia – e far credere ai cittadini che ristoranti cinesi e nuovi centri di distribuzione siano di pubblico interesse, risulta di gran lunga più facile e più veloce».
Non meno critico è l'intervento del consigliere Zangirolami: «Le intenzioni della giunta e del sindaco vanno in netto contrasto con il programma elettorale da loro stessi presentato, ovvero con l'intenzione di non incentivare la grande distribuzione di vendita e di favorire, invece, il piccolo commercio». Il M5S ne ha anche per il consigliere Voglino (PD) che ha invece difeso le scelte operate dall'amministrazione e l'opportunità del piano Famila: «Leggeva con fervore un testo a sostegno dell'iniziativa, preparato diligentemente a tavolino nello stile della perfetta retorica, che poco aveva a che fare con gli interventi degli altri consiglieri, i quali glielo hanno fatto puntualmente notare – prosegue Zangirolami – Ancora una volta le promesse elettorali di non aumentare la grande distribuzione ad Asti non sono state mantenute. Ci dispiace per i cittadini che ci hanno creduto».