Ancora nessuna novità sul caso dei lavoratori della "Askoll" per i quali, lo scorso 1° settembre, è scattato un periodo di sospensione volontaria dopo la fine del periodo di cassa
Ancora nessuna novità sul caso dei lavoratori della "Askoll" per i quali, lo scorso 1° settembre, è scattato un periodo di sospensione volontaria dopo la fine del periodo di cassa integrazione in deroga, di cui sperano in una proroga. Il problema è che il Governo, lo scorso agosto, ha emanato un decreto che cambia le regole di applicazione di questo ammortizzatore sociale che, ad una prima lettura, non potrebbe più essere applicato al loro caso.
Il fatto, però, è che i lavoratori in questione (attualmente 28) avevano usufruito in precedenza della cassa integrazione straordinaria, dato che il reparto per cui lavoravano era stato chiuso per essere trasferito in Slovacchia per cui, senza questa possibilità, scatterebbe la mobilità e quindi il licenziamento.
«La questione è ancora aperta – commenta Silvano Uppo, segretario provinciale Uilm Uil – in quanto pare che la Regione possa avere ancora margini di manovra, essendo il decreto di difficile, e quindi dubbia, intepretazione. Ma ad oggi non sappiamo nulla. E non è una bella situazione, dato che continuano ad essere senza stipendio».
e.f.