Annunci sul giornale e volantini affissi in paese. E' l'iniziativa intrapresa dal signor Gino per lanciare un invito, in particolare a giovani imprenditori, a cimentarsi con l'impegno di un'attività commerciale a Castello di Annone, in locali di sua proprietà e disponibili per chi voglia affittarli. Si tratta degli spazi in cui si trovava fino a qualche anno fa il supermercato "Sma", nella centrale piazza Medici del Vascello…
Annunci sul giornale e volantini affissi in paese. E' l'iniziativa intrapresa dal signor Gino per lanciare un invito, in particolare a giovani imprenditori, a cimentarsi con l'impegno di un'attività commerciale a Castello di Annone, in locali di sua proprietà e disponibili per chi voglia affittarli. Si tratta degli spazi in cui si trovava fino a qualche anno fa il supermercato "Sma", nella centrale piazza Medici del Vascello (al civico 7), in cui si trovano, ad esempio, il municipio, la banca, bar e negozi, uffici e servizi. Per tradizione quei locali hanno ospitato il supermercato: «Il supermercato in piazza Medici di Castello di Annone era nato circa 25 anni fa ed era uno dei primi sorti in provincia di Asti, di circa 500 metri quadri ed oggi è vuoto da quasi due anni», sottolinea il proprietario.
Attualmente ad Annone è disponibile un supermercato nella zona dell'area industriale, in direzione dell'uscita dal paese, ma anche un negozio in centro aperto alcuni mesi fa. Rivolgendosi agli abitanti di Annone, ma anche a quelli dei paesi vicini di Rocca d'Arazzo, Cerro Tanaro e Rocchetta Tanaro e a quanti si trovano a transitare sulla statale Asti?Alessandria, il proprietario di locali di piazza Medici ha pubblicato un particolare "avviso", con questo "invito" a «tutti i giovani che credono nel futuro del paese e pensino di usare il locale con le loro capacità e aspirazioni commerciali» a contattarlo per discutere insieme di alcuni punti di quello che potrebbe essere il progetto da realizzare per quei locali.
Il signor Gino punta intanto l'attenzione al "chilometro zero": «Vendere frutta e verdura fresca tutti i giorni, dare l'eccedenza a prezzi scontati a comunità o grossi gruppi collegandosi ad agricoltori "km zero"; vendere carni e salumi rivolgendosi ad allevatori vicini a "km zero"; lo stesso valga per il vino; e per tutti gli alimenti confezionati converrebbe affiliarsi in franchising con una catena nazionale». Lancia inoltre un'idea: «Pensiamo anche a potenziare il mercato del martedì con il venerdì, affiancando un servizio navetta che accompagni le persone non più giovani dalle borgate al centro del paese per sbrigare le loro commissioni e portare a casa la borsa alimentare». Nel suo annuncio, il signor Gino tocca anche l'argomento del costo dell'affitto: «A favore dei giovani futuri imprenditori sono disponibile ad affittare allo stesso prezzo di 25 anni fa, più Istat; e se qualcuno vuole abbellire o trasformare con una funzionalità dettata magari dall'Expo 2015 di Milano, il costo verrà defalcato dall'affitto calcolato appunto con il metodo di 25 anni fa».
Adesso non resta che attendere per vedere se qualcuno accetterà la sfida di riaprire l'attività, per il piccolo paese astigiano un bene prezioso, soprattutto per gli anziani, sempre più penalizzati dall'impoverimento dei piccoli centri abitati.
Marta Martiner Testa