E' la storia della porta accanto, della famiglia che tutti vorrebbero avere quand'anche l'ultimo baluardo della società sembra frantumarsi sotto i colpi del modernismo. E' la storia
E' la storia della porta accanto, della famiglia che tutti vorrebbero avere quand'anche l'ultimo baluardo della società sembra frantumarsi sotto i colpi del modernismo. E' la storia di Maria e Giovanni, emigranti per necessità, innamorati delle colline e degli affetti più cari. Maria, classe 1935, e Giovanni, per tutti Nanni di due anni più anziano, si sposano nel 1956 e vanno a vivere a Genova. Nel loro dna ci sono le vigne, il profumo del mosto, le cantine odorose di mille fragranze: nella città ligure aprono un negozio di vini e liquori a pochi passi dal porto. Due anni dopo la famiglia si allarga; nasce la prima figlia, Franca alla quale si aggiungono, nel 1963, le gemelline Paola e Claudia. Il menage della famiglia Amerio è frizzante: tra bottiglieria, pannolini e le incombenze di tre figliole piccole Maria fa i salti mortali.
Incluse le difficoltà logistiche che una città come Genova comporta, con tutti quei saliscendi e scale, difficile da affrontare con una carrozzella a due posti. Veicolo per neonati affittato perché, all'epoca, trovare una doppia carrozzella non era facile e dai costi proibitivi. Così Maria e Nanni decidono di tornare a Canelli: li aspetta l'azienda vitivinicola di famiglia mentre le tre bimbette possono scorrazzare nel cortile di casa in un ambiente tranquillo, respirando aria buona di campagna. La vita scorre e, come una ruota, la famiglia presto torna ad allargarsi: Maria diventa nonna di Fabio ad appena 40 anni. Nel 1987, mentre negli anni si sono aggiunti altri nipoti, la notizia che forse non t'aspetti: la figlia Franca dà alla luce due gemelli, Simona e Stefano. Nonna Maria racconta di ricordare, come fosse oggi, il volto della figlia al ritorno dall'ecografia di controllo.
«Per un attimo ? racconta – ho avuto il terrore che il bambino in arrivo avesse dei problemi: mia figlia era sconvolta! Che cosa c'è?, domando. Aspetto due gemelli, mi dice Franca. Che spavento mi ha fatto prendere per darmi una notizia meravigliosa! Era preoccupata di non riuscire ad allevarli, ma le dissi che se ce l'avevo fatta io da sola ce la poteva fare anche lei con tutto il mio aiuto». Ma le sorprese non sono finite. Dopo 27 anni il primo nipote Fabio con la moglie Roberta regalano a nonna Maria l'emozione di diventare anche bisnonna di una coppia di gemelli, con Emma e Samuele nati l'8 agosto scorso. «In questa vita fatta di sacrifici ma anche di tante soddisfazioni, un solo rimpianto ? dice, commossa, nonna Maria -: non aver potuto condividere la gioia dell'arrivo di Emma e Samuele con l'amato Nanni, mancato nel dicembre scorso, poco prima di sapere del lieto evento».
Per Fabio Rosso la gioia è doppia: papà di due bei bimbi e aver fatta felice la nonna. E racconta un aneddoto. «Un mio cliente, un anziano pensionato anche lui di Canelli, dopo il resoconto sulla terza generazione consecutiva di gemelli, ha commentato nel piemontese caratteristico di queste parti, schietto e un po' rozzo: "i sej prope ?na rõza ampestoia!". Tradotto e ingentilito suona più o meno così: la tua famiglia non rischia l'estinzione! Auguri nonna Maria».
Giovanni Vassallo
