Astimusica, addio? Ad Asti sono in tanti ad aver appreso a malincuore la scelta dell'assessore alla Cultura Massimo Cotto, che pochi giorni dopo la conclusione della kermesse aveva annunciato la
Astimusica, addio? Ad Asti sono in tanti ad aver appreso a malincuore la scelta dell'assessore alla Cultura Massimo Cotto, che pochi giorni dopo la conclusione della kermesse aveva annunciato la sua cancellazione. Ora c'è anche una raccolta firme per dimostrare ad amministrazione e cittadini il desiderio di veder sopravvivere Astimusica. L'iniziativa è di una coppia di astigiani, decisi a non aspettare che si muovesse qualcun altro per salvare il festival di piazza Cattedrale.
«Così ci siamo mossi noi ?- raccontano -? dopo aver sentito molti conoscenti che non erano per nulla d'accordo con la chiusura di Astimusica.» Detto fatto, da inizio agosto hanno preso a distribuire i moduli della petizione. "Si chiede al sindaco di asti di non interrompere Astimusica per il piacere dei sottoelencati cittadini e per il bene della città di asti", il testo dell'appello da condividere. A oggi, spiega la coppia, sono state raccolte firme da parte di persone che abitano in tutta la città. «Non pretendiamo che continui se esistono altri problemi rispetto alle note lamentele di poche persone», chiariscono i promotori della raccolta firme.
Nei giorni dei concerti, i residenti di piazza Cattedrale avevano protestato vivacemente per il disturbo arrecato dalla musica. «Vogliamo però far sentire al Comune che c'è una parte di popolazione che ad Astimusica ci tiene. È rarissimo poter vedere gli artisti che transitano in piazza Cattedrale a prezzi così contenuti. Il problema è il luogo? Venga organizzato anche in un altro luogo o in altre piazze a rotazione, ma la città deve rimanere viva, devono essere organizzate più iniziative culturali.» È possibile firmare la petizione sui moduli depositati in due locali del centro, il Bijoux Café di via Verdi 23/27 e Gina La Piadina di via Gobetti 8.
e.in.