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Tagliati alberi e siepi alla pista di atleticaProtestano ambientalisti e sportivi
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Tagliati alberi e siepi alla pista di atletica
Protestano ambientalisti e sportivi

«Al confronto Attila era un dilettante». Questo il commento di alcuni ambientalisti che, martedì mattina, sono andati di persona al campo scuola di via Gerbi per vedere dal vivo quanto era stato

«Al confronto Attila era un dilettante». Questo il commento di alcuni ambientalisti che, martedì mattina, sono andati di persona al campo scuola di via Gerbi per vedere dal vivo quanto era stato riferito loro il giorno prima. Buona parte dei cedri (per la precisione sei) che si trovavano a ridosso della pista di atletica, tra gli spogliatoi e il manto rosso, sono stati abbattuti, così come i tre tigli presenti nei pressi della zona dedicata al lancio del peso. Stessa sorte per i “carpini bianchi” che dividevano la cancellata in ferro lungo via Gerbi (zona ex Morando, oggi urbanizzata con palazzi di nuova costruzione) e il battuto della pista.

«Eravamo convinti che togliessero al massimo un albero, forse due, ma non ci saremmo mai aspettati una cosa del genere – commenta molto arrabbiata l’altleta Francesca Juri della società Vittorio Alfieri – Non c’era nessun motivo di fare una devastazione simile anche perché, se consideriamo i tre tigli al centro del campo, non davano fastidio a nessuno». Sia gli sportivi che le associazioni ambientaliste non hanno intenzione di soprassedere a quella che considerano essere una prova di forza dell’amministrazione contro l’ambiente e si stanno muovendo per chiedere conto dell’accaduto.

L’assessore Alberto Bianchino (Lavori Pubblici) ha saputo delle proteste martedì mattina ma, come aveva già detto qualche giorno prima durante un soprallugo alla pista di atletica (oggetto di un cantiere del PISU per un valore di 280.000 euro più Iva), «gli alberi che sono stati tagliati sono stati tolti perché la loro presenza non era compatibile per la sicurezza di chi frequenta la pista. Le radici degli alberi si erano allungate fin sotto il battuto della pista creando ostacoli e impedendo, di fatto, il rifacimento in sicurezza della stessa». Per quanto riguarda la fila di carpini tra la cancellata e il campo di atletica, «anche in questo caso si è deciso di tagliarli perché sporgevano pericolosamente sulle corsie – replica Bianchino – e questo perché sono stati fatti crescere invece di essere tagliati come una siepe».

Oltre a rimuovere gli ostacoli dall’area c’è una ragione economica che ha spinto gli amministratori ad optare per il taglio degli alberi: rifare la pista di atletica con il rischio di vederla sconnessa fra qualche anno a causa delle radici degli alberi avrebbe comportato nuovi costosi lavori di ristrutturazione e la presenza di foglie nel campo di atletica significava più manutenzione per il mantenimento dell’impianto in condizioni ottimali. Ambientalisti e sportivi, però, sono convinti del contrario e che non fosse necessario arrivare a decisioni così radicali. «Le associazioni avevano chiaramente detto di non toccare gli alberi – conclude Juri – Quello che hanno fatto qui è una cosa vergognosa».

Riccardo Santagati

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