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L’anziano col fucile: «Non volevo fare del male»
Cronaca

L’anziano col fucile: «Non volevo fare del male»

«Non volevo fare del male a nessuno, davvero»: sono state queste le uniche cose che Piero Angelo Arri, 70 anni, ha detto in carcere durante l'interrogatorio di convalida dell'arresto prima

«Non volevo fare del male a nessuno, davvero»: sono state queste le uniche cose che Piero Angelo Arri, 70 anni, ha detto in carcere durante l'interrogatorio di convalida dell'arresto prima di sposare il consiglio di avvalersi della facoltà di non rispondere avanzato dal suo avvocato, Cinzia Garoglio. L'uomo si trova al carcere di Quarto da mercoledì sera, quando, al termine di sette ore di assedio alla sua camera da letto, è stato disarmato del fucile che puntava contro i poliziotti dalla finestra ed è stato immobilizzato. La polizia era arrivata a casa sua, in una cascina di località Poggio di Portacomaro Stazione, per notificargli un divieto di dimora nel Comune di Asti a seguito delle indagini su una sparatoria nei confronti del vicino di casa, attinto gravemente ad un occhio, nel marzo di quest'anno. Arri ha perso la testa, imbracciato una vecchia doppietta da caccia e, dalla finestra della sua camera da letto, ha minacciato i poliziotti dal mattino fino al pomeriggio.

«L'ho trovato sereno, tranquillo e conciliante – è il commento dell'avvocato Garoglio- anche se forse non sempre comprendeva ciò che era accaduto. E' una persona che va curata e seguita, tanto che già qualche mesi fa io stessa andai a casa sua con un'assistente sociale che lo prendesse in carico». L'avvocato Garoglio era presente anche mercoledì scorso nella cascina di località Poggio e anche lei ha svolto una parte di negoziazione con l'uomo. Ha annunciato che presto verrà depositata una richiesta per una perizia psichiatrica e contestualmente un'istanza per il suo trasferimento in una struttura adeguato alle sue condizioni di salute. «Il carcere non è il posto adatto a lui – commenta ancora l'avvocato – va sicuramente accudito e curato».

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