Il sentore che sarebbe finita così era piuttosto palpabile già nei giorni scorsi, ma la conferma è arrivata dallo stesso direttore dell'Asl di Asti Valter Galante: «Scaduti i termini per la
Il sentore che sarebbe finita così era piuttosto palpabile già nei giorni scorsi, ma la conferma è arrivata dallo stesso direttore dell'Asl di Asti Valter Galante: «Scaduti i termini per la presentazione delle offerte per l'acquisto degli immobili Asl, non è pervenuta alcuna busta agli uffici di via Conte Verde. Salvo, per dovere di formalità, i tempi di arrivo di un'eventuale offerta per posta raccomandata».
Ipotesi decisamente remota. Nessuno vuole accollarsi l'acquisto e la ristrutturazione con eventuale diversa destinazione d'uso del vecchio ospedale di via Botallo, dell'ex Maternità e dell'ex Mutua di via Orfanotrofio. Erano offerti tutti e tre, gli immobili, per un'unica base d'asta a poco più di 23 milioni di euro. Ma anche questa seconda asta è andata deserta, nonostante lo sconto di circa 8 milioni rispetto alla prima.
Quale futuro allora per i tre grandi e storici immobili situati in punti strategici della città? Si può prevedere una ulteriore asta con lo "spacchettamento" degli edifici per offerte singole? «A questo punto noi ci fermiamo qui – è il commento di Galante – Queste due aste sono state bandite secondo le indicazioni del precedente assessore regionale Cavallera che prevedevano una modalità di vendita in blocco. Essendo cambiata la giunta, espletate tutte le formalità della seconda asta, torneremo in Regione e riprenderemo insieme il ragionamento sul da farsi, tenuto conto anche del momento di stallo del settore immobiliare».
Daniela Peira