Quando parliamo di tossinfezioni, dei vari rischi riconducibili agli alimenti, alla loro conservazione e alle abitudini alimentari, sovente dobbiamo fare i conti con prese di posizione diverse, ognuna
Quando parliamo di tossinfezioni, dei vari rischi riconducibili agli alimenti, alla loro conservazione e alle abitudini alimentari, sovente dobbiamo fare i conti con prese di posizione diverse, ognuna delle quali in grado di dare motivazioni più o meno valide a sostegno delle singole opinioni.
È il caso, per esempio, del consumo di latte crudo e dei suoi derivati. In base a quanto segnalato, infatti, dall'American Academy of Pediatrics, negli Stati Uniti, una buona parte di queste tossinfezioni, nel periodo compreso tra il 1973 e il 2009, è riconducibile proprio al consumo di latte crudo, con riferimento non solo al latte vaccino, ma anche a quello di capra o pecora. Probabilmente, le condizioni del bestiame hanno il loro peso. Difficile pensare che situazioni come quella in cui i protagonisti Don Camillo e Peppone nella stalla "brindano" con latte vaccino appena munto possano portare a contaminazioni di Escerichia Coli, Salmonella o altro.
Stare attenti però alla provenienza degli alimenti non è mai una cattiva abitudine. I dati in questione, come in molti altri casi, rilevano la pericolosità per quei soggetti particolarmente esposti alle tossinfezioni, come giovani, anziani e soggetti immuno ?compromessi, oltre che per le donne in gravidanza. Secondo l'American Academy of Pediatrics, queste ultime risulterebbero esposte al rischio di toxoplasmosi e listeriosi con gravi problematiche, che ricadrebbero sul decorso della gravidanza.
Due i punti di vista sull'argomento. Da un lato, i sostenitori del consumo di latte crudo sottolineano come la pastorizzazione distruggerebbe alcuni nutrienti del latte, vanificandone quindi certi benefici: in base a questa posizione, il latte crudo porterebbe dei vantaggi alla salute; dall'altro, la Food and Drug Administration e altri Enti degli Stati Uniti raccomandano alle donne in stato interessante e ai bambini di usare latte pastorizzato. Diversi test e differenti analisi, infatti, avrebbero dimostrato che il processo di pastorizzazione non altererebbe i valori nutrizionali del latte.
d.b.