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Sabato via ai saldi,attesi sconti per arginare la crisi
Economia

Sabato via ai saldi,
attesi sconti per arginare la crisi

Si sta avvicinando il primo weekend di saldi estivi. Domani (sabato) e fino al 30 agosto, partirà la stagione degli sconti che, pur essendo estesa a tutti i settori merceologici, interessa

Si sta avvicinando il primo weekend di saldi estivi. Domani (sabato) e fino al 30 agosto, partirà la stagione degli sconti che, pur essendo estesa a tutti i settori merceologici, interessa principalmente l’abbigliamento e le calzature, ovvero i due ambiti maggiormente caratterizzati dalla stagionalità degli articoli. Ma quali sono le aspettative dei commercianti astigiani alla stagione dei saldi estivi?

«Lo spirito che accomuna gli operatori di settore – spiega Mauro Ardissone, presidente provinciale di Confesercenti – è nominato da un certo sconforto, per cui si attendono i saldi sperando che possano portare liquidità per coprire i “buchi di bilancio” e avere i fondi necessari per acquistare le nuove collezioni. Per questo molti penso che partiranno con sconti elevati fin da subito, a partire dal 40 – 50%, per cercare di invogliare il consumatore all’acquisto. Anche se questa strategia, in realtà, azzera i margini di guadagno. Per questo sarebbe necessario riformare il sistema dei saldi, dato che l’avvio così presto durante la stagione non ha più senso, anche perché la grande distribuzione hanno abituato a sconti e promozioni tutto l’anno. Ma, purtroppo, in questo periodo di stagnazione e crisi economica il settore non ha la forza di mettere mano al sistema: c’è bisogno di fatturare, anche per la difficoltà di accesso al credito pormai diffusa in Italia».

Ardissone ricorda poi altre difficoltà, tra cui i costi fissi di gestione che sono in crescita, dalle tasse alle utenze, per non parlare dell’energia. «La crisi – continua – ha colpito il commercio in particolare dal 2012, mettendo in difficoltà tutti i settori ad eccezione del cibo, anche se ultimamente anche la grande distribuzione ha registrato qualche difficoltà. Basti pensare che nei primi quattro mesi dell’anno, a livello nazionale, hanno chiuso 166 negozi al giorno, 20mila in totale. L’unico ambito che, da questo punto di vista, ha tenuto maggiormente è quello della somministrazione (locali, bar), ma semplicemente perché c’è molto ricambio, e si alternano velocemente aperture e chiusure».

Una curiosità: quale l’effetto sui consumi degli sgravi fiscali sui lavoratori dipendenti e precari, ovvero dei famosi 80 euro in più in busta paga decisi dal Governo Renzi? «L’iniziativa è senz’altro positiva – conclude Ardissone – in quanto va nella direzione di incrementare i consumi. Ora, però, è troppo presto per dire quanto ha inciso: non appena entreranno a regime, nei prossimi mesi, sono sicuro che il commercio ne potrà avere un “ritorno”». Certo, per quanto riguarda abbiagliamento e calzature anche il clima non ha giovato. A confermarlo Dino Penna, presidente provinciale di Federmoda, categoria di Confcommercio, reduce dall’assemblea nazionale dell’associazione che si è svolta nei giorni scorsi a Milano.

«Per quanto riguarda l’abbigliamento e le calzature – spiega – in base alle nostre rilevazioni i primi quattro mesi le vendite hanno tenuto abbastanza, per poi crollare con l’inizio di giugno. Di sicuro non ha aiutato la situazione climatica: a parte alcuni giorni a giugno, non è ancora arrivata l’estate. Per cui ora, con i saldi, ci troviamo a vendere non le rimanenze, ma la collezione invenduta nei mesi scorsi. Per questo Federmoda sta seriamente pensando ad una riforma dei saldi, o spostandoli più avanti per utilizzare al meglio la stagione di vendite “ordinarie” o modificando proprio il sistema della scontistica. Comunque, fermo restando la partenza sabato, come Ascom Confcommercio abbiamo chiesto al Comune, tramite la Polizia municipale, di vigilare sul corretto andamento dei saldi, senza intenti repressivi ma per consentire una seria informazione sulla corretta applicazione degli sconti, in modo da tutelare i consumatori e i commercianti onesti da chi vuol fare “il furbo”».

Il boom dei saldi è atteso per i primi due fine settimana, dopodiché si pensa che le vendite caleranno progressivamente. «Non sono previste notti bianche per inaugurare la stagione della “caccia all’affare” – aggiunge Ardissone – perché si è visto che non aiutano le vendite nei negozi, ma solo bar e locali. penso, Però, che almeno la prima domenica saranno parecchi i negozi che terranno aperto».

e.f.

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