Siria/ Infuria la battaglia di Qusayr, diplomazia impantanata
Kerry: Consegna missili russi “non aiuta” sforzi per la pace
Roma, 31 mag. (TMNews) – Gli sforzi diplomatici per trovare una via d’uscita dalla guerra civile in Siria sono sempre più in salita e la città di Qusayr – teatro di un sanguinoso assedio da parte dell’esercito del regime di Bashar al Assad dallo scorso 19 maggio – resta martoriata, mentre governo e ribelli rivendicano entrambi successi, in una guerra che è sempre più anche di informazione.
La Tv di Stato siriana ha affermato oggi che l’esercito e i guerriglieri di Hezbollah venuti in suo aiuto dal Libano hanno preso il controllo del distretto di Arjun, nel nord di Qusayr. I ribelli invece hanno annunciato che ingenti rinforzi hanno raggiunto la città, un nodo strategico fra Homs e Damasco non lontano dal confine settentrionale col Libano, con “circa 1000 combattenti da tutta la Siria”. Questa dichiarazione, fatta a Istanbul dal capo ad interim della Coalizione Nazionale dell’opposizione, George Sabra, è stata in parte confermata dall’Osservatorio siriano per i diritti umani (Sohr), un’organizzazione indipendente con sede a Londra: secondo il Sohr “centinaia” di ribelli hanno rotto il fronte dell’esercito vicino al villaggio di Shamsinn, a nordest di Qusayr. L’opposizione ha anche lanciato un appello per salvare 1000 civili feriti nella città presa d’assedio.
Nel frattempo da Washington il segretario di Stato americano John Kerry ha messo in guardia oggi sul rischio che la consegna di missili russi S-300 al regime di Assad – su cui fra ieri e oggi si è anche consumata un’imbarazzante serie di dichiarazioni contraddittorie fra Mosca e Damasco – finisca col mandare all’aria i già precari equilibri diplomatici per arrivare a una conferenza di pace: quest’ultima, inizialmente prevista per inizio giugno, sembra allontanarsi sempre più a causa di veti incrociati fra governo e opposizione siriana, ma anche grazie alle provocazioni dello stesso Assad e di Mosca.(con fonte Afp)