Un tempo era una delle cascine di pertinenza del castello, affacciata sulla piazza centrale e a due passi dalla chiesa parrocchiale; oggi, Cascina du Leu è di proprietà del Comune che ha indetto un
Un tempo era una delle cascine di pertinenza del castello, affacciata sulla piazza centrale e a due passi dalla chiesa parrocchiale; oggi, Cascina du Leu è di proprietà del Comune che ha indetto un bando per la sua vendita. Le notizie storiche sulla cascina, tra gli immobili più antichi di Roatto, non sono molte e si ricollegano soprattutto alla sua collocazione in prossimità del castello sul versante ovest di quella balconata con vista sulle montagne di cui gode il centro storico di Roatto e che costituisce un punto di forza del complesso, seppur ormai in stato di quasi totale abbandono.
La cascina era la più grande della tenuta del castello e venne presumibilmente rimodernata nel 1772 in seguito al restauro del castello voluto dalla contessa Irene Simiana Imperiali di Francavilla. Derrate alimentari, vino, pollame e colombi, da cui il nome di cascina "del Colombaro", venivano prodotti qui e destinati alla tavola dei conti. In seguito all'arrivo di Napoleone e in ossequio alla lingua francese fu denominata "Cascina du Leu" o cascina del luogo, per la sua posizione in centro paese. Il complesso agricolo è costituito da tre corpi di fabbrica: abitazione, stalla e fienile e tettoia-colombaia e ha seguito la proprietà del castello fino al 2001 quand'è stata acquistata dall'amministrazione comunale, che oggi la mette all'asta.
Il Comune riserva per sé una piccola porzione di fabbricato antistante il Municipio, dove da tempo c'è la volontà di realizzare un'enoteca dedicata al freisa e dove a breve, grazie a un contributo del Gal, inizieranno i lavori di restauro degli esterni. La vendita della cascina è invece finalizzata alla riqualificazione di Piazza Piemonte con pavimentazione in porfido e pietra di Luserna. Per questo il bando, pur essendo aperto a tutti con base d'asta di 290 mila euro, privilegerà i costruttori che si impegnano a realizzare i lavori.
Prima della messa in vendita l'amministratore comunale ha fatto attenti studi e progetti pilota per poter fornire a tutti i potenziali acquirenti indicazioni precise sugli interventi di restauro.
Trattandosi di un edificio di valore storico e paesaggistico, gli interventi di risanamento dovranno rispettare l'attuale composizione delle facciate e la copertura in coppi vecchi mentre, per quanto riguarda gli interni, sarà possibile realizzare da una a otto unità abitative o dedicarli ad attività ricettive come B&b e agriturismo. Le buste dei partecipanti all'asta verranno aperte il 6 settembre alle 11. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito del comune: www.comune.roatto.at.it
Marzia Barosso