«Boa sorte Gabriel». I giochi sono fatti, il futuro ha tinte nitide e certe, e forse proprio per questo fa male osservarlo da vicino, con gli occhi del tifoso, lesultanza nella sfortunata sfida casalinga con la Luparense è stata lultima in maglia piemontese. Le strade dellAsti Calcio a 5 e Gabriel Lima si separano: il fuoriclasse della Nazionale la prossima stagione giocherà con ElPozo Murcia, formazione finalista della lega spagnola…
«Boa sorte Gabriel». I giochi sono fatti, il futuro ha tinte nitide e certe, e forse proprio per questo fa male osservarlo da vicino, con gli occhi del tifoso, lesultanza nella sfortunata sfida casalinga con la Luparense è stata lultima in maglia piemontese. Le strade dellAsti Calcio a 5 e Gabriel Lima si separano: il fuoriclasse della Nazionale la prossima stagione giocherà con ElPozo Murcia, formazione finalista della lega spagnola, ex team di Vinicius Bacaro che annovera nelle proprie fila Eka e Kike.
Non tutti i supporter accetteranno di buon grado la scelta del numero tre, ma il campionato iberico era sin dallinfanzia il suo traguardo: «Gli orange volevano confermarmi, in questa città io e mia moglie Marcela siamo stati trattati magnificamente e proprio per questo prima di dire sì al Murcia ci ho pensato 1001 volte. La carriera dello sportivo è fatta però di queste scelte, e lesperienza in Spagna era per me il sogno da bambino».
I tifosi si sentiranno forse traditi da questa scelta?
«So bene che alcuni criticheranno la mia decisione, ma posso dire loro che in Italia non avrei mai vestito altri colori se non quelli nero-arancio. In questi giorni, sistemando le cose nel mio appartamento di Asti, ho provato le stesse sensazioni di quando ho lasciato il Brasile giovanissimo. Questa città è casa mia», dichiara il capitano azzurro.
Per accaparrarsi i servigi del jolly brasiliano sembrava in atto una corsa a tre tra Barcellona, Murcia e Interview: «Non ci sono mai state trattative coi catalani, l'Interview campione di Spagna era invece una ipotesi, ma ElPozo ha dimostrato di volermi maggiormente e sono felice di vestire i loro colori». Tante le "fotografie" della storia in orange di Gabriel: «Il mio rammarico più grande è quello di non aver conquistato il tricolore. Le immagini più belle sono invece la rimonta in serie A2, dove abbiamo vinto il campionato con un grande girone di ritorno e iniziato così la storia dell'Asti in A, il successo in Coppa Italia da sfavoriti, l'esordio in Nazionale. Quel traguardo ha suggellato la mia crescita sportiva in un sodalizio che mi ha sempre supportato al meglio e permesso di maturare come atleta», aggiunge Lima.
Che Asti C5 sarà senza una stella mondiale come Gabriel? «Sarà una squadra comunque ambiziosa e che punterà a vincere lo scudetto, ne sono certo. Cambieranno i nomi, ci saranno calciatori diversi ma ancora più affamati di successo, e tiferò per loro». Inizia una nuova avventura per l'ex Aosta, ma un "revival" in nero-arancio è una possibilità concreta: «Non tornerei ad Asti certo solo per chiudere la carriera, ma per vincere ciò che non sono riuscito a conquistare in questi anni. Sogno il titolo nazionale e lo potrei inseguire unicamente con la maglia orange. Asti in Italia è e sarà sempre la mia prima, la seconda e la terza scelta. La sola». Arrivederci campione.
Davide Chicarella