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Elezioni/ Grillo:Ci sono due Italie, garantiti votano status quo
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Elezioni/ Grillo:Ci sono due Italie, garantiti votano status quo

Elezioni/ Grillo:Ci sono due Italie, garantiti votano status quo
“Non è colpa dei giornalisti né dei nostri errori, chissà quanti”


Roma, 28 mag. (TMNews)
– Non la disinformazione ma la difesa dello status quo da parte delle categorie di cittadini più garantiti ha prodotto la sconfitta del Movimento 5 stelle alle elezioni amministrative di domenica e lunedì. Lo sostiene il leader M5S Beppe Grillo in un post pubblicato sul suo blog. A giudizio di Grillo c’è “un’Italia A e un’Italia B” e la prima è quella che difende la situazione attuale: chi vive di stipendio politico o dirige aziende pubbliche, chi ha le pensioni più solide.

“Non è corretto – sostiene – attribuire il (mancato) voto di ieri al M5S ai pennivendoli che da dopo le elezioni politiche diffamano h24 il M5S sui giornali e su tutte le reti televisive, notoriamente di proprietà dei partiti. Non è giusto. Il risultato delle elezioni comunali non è stato frutto di cittadini disinformati. Al contrario, il voto, in quanto comunale, vicino alla realtà quotidiana, è stato dato in piena coscienza”.

“Non si tratta – ha sottolineato Grillo – di italiani che hanno sbagliato per consuetudine o per dabbenaggine, ma di persone pienamente responsabili della loro scelta. Non diamo la colpa ai giornalisti o ai talk show, per favore. Possono aver inciso, ma non più di tanto. Il 50% o poco meno non ha votato. Il rimanente è andato alle coalizioni di Pdl e pdmenoelle e in parte al M5S. Capisco chi ha votato, convinto, per il condannato in secondo grado per evasione fiscale e chi ha dato la sua preferenza ai responsabili del disastro dell’ILVA, del Monte Paschi che hanno come testimonial il prescritto Penati. Capisco chi ha mantenuto la barra dritta e premiato i partiti che succhiano i finanziamenti pubblici e non chi li ha restituiti allo Stato. Vi capisco. Il vostro voto è stato pesato, meditato”.

Per il comico genovese “esistono due Italie, la prima, che chiameremo Italia A, è composta da chi vive di politica, 500.000 persone, da chi ha la sicurezza di uno stipendio pubblico, 4 milioni di persone, dai pensionati, 19 milioni di persone (da cui vanno dedotte le pensioni minime che sono una vergogna). La seconda, Italia B, di lavoratori autonomi, cassintegrati, precari, piccole e media imprese, studenti. La prima è interessata giustamente allo status quo. Si vota per sé stessi e poi per il Paese. Nella nostra bandiera c’è scritto ‘Teniamo famiglia’”.

(segue)

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