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Bosia: «Sindaco poco coraggioso»Già a luglio 2013 segni di insofferenza
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Bosia: «Sindaco poco coraggioso»
Già a luglio 2013 segni di insofferenza

Durante il Consiglio comunale convocato per approvare il bilancio consuntivo 2013 e a conclusione di una vicenda che ha bloccato il Consiglio per oltre un mese, Uniti per Asti ha comunicato la sua

Durante il Consiglio comunale convocato per approvare il bilancio consuntivo 2013 e a conclusione di una vicenda che ha bloccato il Consiglio per oltre un mese, Uniti per Asti ha comunicato la sua decisione di uscire dalla maggioranza. Per chi ha seguito le vicende politiche di Asti questa non è una notizia. La nostra lista, infatti, già da tempo aveva valutato che, in mancanza di iniziative concrete in risposta alle questioni da noi sollevate, questa scelta sarebbe stata la logica e coerente conclusione. Abbiamo provato a svolgere in questa maggioranza il ruolo di coscienza critica che testardamente richiamava tutti al rispetto del programma alla base della coalizione di centrosinistra.

Ma, come si sa, la critica non è gradita al potere, specialmente se esercitata liberamente e senza vincoli di partito. Siamo convinti di aver costantemente portato in maggioranza ed in Consiglio i temi della campagna elettorale: dalla mobilità sostenibile ad un piano regolatore con meno cemento, dalla tutela dell’ambiente al diritto della casa, dalla partecipazione alla trasparenza, dalla sanità al commercio, dal recupero del centro storico al “no” ai centri commerciali. Tutti punti del programma che – sia ben chiaro – il sindaco Brignolo ha sostenuto con noi in campagna elettorale e tutti impegni presi con i nostri elettori. Il sindaco è stato timido, poco coraggioso e spesso non ha scelto, nella convinzione che scegliere vuol pur dire scontentare sempre qualcuno.

E allora si spiegano: un censimento degli immobili mai utilizzato, una pedonalizzazione del centro senza alcun progetto e già arenata, la mancanza di risposte chiare su Agrivillage e Porte del Monferrato, un’emergenza abitativa affrontata con ordinanza di sgombero, le contraddizioni tra la gestione del SIC e la sanatoria al motocross di Valmanera… l’elenco potrebbe proseguire.
Considerato che sono ormai trascorsi due anni dall’insediamento del sindaco senza che sia nemmeno iniziata la svolta per Asti promessa ai cittadini, noi non possiamo più sostenere le nostre opinioni con il continuo rimprovero di stare in maggioranza e votare contro. Coerenza e chiarezza, oltre che correttezza verso i nostri elettori, ci impongono di uscire da una maggioranza della quale non ci sentiamo più parte. Siamo ben consci che questa sia una strada difficile e già si vedono i primi effetti: il consigliere Crivelli ha scelto di lasciare Uniti per Asti per restare in maggioranza, in contrasto con quanto ci ha chiesto la nostra lista.

La maggioranza potrà d’ora in poi lavorare senza voci dissonanti, mentre noi cercheremo di dare in Consiglio il nostro contributo al meglio di quanto sappiamo fare, convinti che l’opinione che rappresentiamo sia molto diffusa in città e che la forza di cittadini organizzati in comitati e nei movimenti che abbiamo incontrato in questi anni, troverà sempre in noi un riferimento per portare le loro istanze nelle istituzioni.

Anna Bosia
Uniti per Asti

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