Nicoletta, 31 anni, studentessa di scienze politiche. Quando un modesto dolore addominale si aggrava fino al punto di non lasciarla riposare, la ragazza viene presa in cura per una terapia di gestione del dolore. Finché decide di diminuire i sedativi per rendersi conto di ciò che accade intorno a lei. La sua sarà una delle storie che l'associazione Con te rievocherà domenica mattina…
Nicoletta è una ragazza di 31 anni, affetta da carcinoma gastrico in fase avanzata di malattia. E una brillante studentessa di scienze politiche che ama studiare e vive in un paese della provincia con il compagno Alfonso. Ad un certo punto sopraggiunge un modesto dolore addominale che in poco tempo aumenta e non la lascia riposare. Non riesce ad uscire di casa, il dolore lattanaglia, il servizio di cure palliative la prende in cura per la gestione del dolore. Una Tac rivela che la malattia è in progressione, nei giorni successivi si aggrava ulteriormente e i medici le propongono un ricovero allospedale di Asti. Lei accetta, nutre la speranza che qualcosa possa ancora succedere, che la malattia regredisca improvvisamente, che la ricerca trovi un farmaco indicato per la sua situazione.
In ospedale le somministrano una terapia sedativa per tenere sotto controllo il dolore in continuo aumento. Dopo pochi giorni Nicoletta chiede una riduzione della sedazione, perchè non vuole dormire tutto il tempo, vuole essere consapevole di quello che le accade intorno. E vuole sposare Alfonso. Parte una straordinaria corsa alla soddisfazione del suo desiderio: infermieri e medici allestiscono la sua camera per la cerimonia, le lenzuola quel giorno non sono quelle dellAsl, ma portate da casa, in pizzo. Lei indossa un abito da sposa scelto su catalogo e acquistato dalla madre. E truccata, pettinata, agghindata. Sposa Alfonso nella camera da letto di ospedale e si fa stampare subito le foto della cerimonia per averle sempre con sè. Muore due settimane dopo.
d.p.