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Asti, è il momento della verità: 180' col Villalvernia per non retrocedere
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Asti, è il momento della verità: 180' col Villalvernia per non retrocedere

La permanenza in serie D dell’Asti passa attraverso il Purgatorio dei playout. Inutile dire che tutti i tifosi biancorossi speravano di vedere i propri beniamini disputare un campionato di altra

La permanenza in serie D dell’Asti passa attraverso il Purgatorio dei playout. Inutile dire che tutti i tifosi biancorossi speravano di vedere i propri beniamini disputare un campionato di altra caratura, ma tant’è. Galletti contro il Tortona Villalvernia, squadra che senza dubbio ha deluso ancora di più di De Stefano e compagni: se l’Asti si trova agli spareggi a causa di una partenza a handicap (basti pensare ai 14 gol incassati in tre gare tra campionato e Coppa Italia nella gestione-Venturini), gli alessandrini erano partiti con l’obiettivo del salto di categoria. Acquisti super, tra cui gli ex di via Ugo Foscolo Daniele Nohman e Andrea Incontri, rosa tuttavia allestita senza grande criterio e successivamente rivoluzionata.

Il “Villa” basa le proprie radici sulla collaudata coppia centrale Grancitelli-Di Placido e sull’esperto mediano Altin Shala, uomo di mille battaglie dotato di grinta da vendere ma non particolarmente dinamico. L’attacco farà invece leva su Geografo e Mazzini per un probabile 4-4-2. La partita di andata si disputerà domenica alle 16 al Fausto Coppi di Tortona, e in città c’è chi sostiene che i tifosi del Derthona potrebbero venire allo stadio a sostenere i biancorossi.

Le buone notizie in casa Asti sono i recuperi di Saraga, Bellitta, Perrone e Colombo, che potrebbero essere tutti a disposizione: 25 punti nel girone di ritorno, un ruolino di marcia niente male, non sono serviti a conquistare la salvezza diretta, complici anche alcuni inattesi passi falsi (Sestri Levante, Verbano, Chiavari Caperana, pareggio a reti bianche contro un Derthona a dir poco rimaneggiato), ma la sensazione degli addetti ai lavori è che i galletti abbiano qualcosa in più degli avversari, oltre che il vantaggio del doppio risultato. Il dinamismo superiore potrebbe essere la chiave di volta della gara; la vena realizzativa degli attaccanti di una e dell’altra contendente risulterà inoltre una discriminante preziosa.

«Siamo fiduciosi, ma sappiamo bene che nei playout sono gli episodi a essere decisivi, non dobbiamo pensare al vantaggio del doppio risultato ma giocare il nostro calcio», dichiara il trainer Enrico Pasquali. Sarà una guerra di nervi, quindi, probabilmente il Villalvernia impronterà la propria gara sull’agonismo esasperato e gli ospiti dovranno essere bravi nel gestire al meglio la pressione. Da definire, infine, l’undici di partenza dell’Asti: modulo a punta unica? Spazio tra i titolari per Ricky Poi o ingresso a partita in corso? Dilemmi che verranno sciolti solo all’ultimo istante. Questa volta i galletti non possono fallire, lo spareggio deve essere un trampolino di lancio per un futuro meno tribolato. La città lo merita.

Davide Chicarella

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