I bambini domenica giocavano in giardino, gustavano la torta e i dolci preparati in casa, scattavano fotografie. Si festeggiava un compleanno. E mentre i piccoli erano distratti in qualche ora di
I bambini domenica giocavano in giardino, gustavano la torta e i dolci preparati in casa, scattavano fotografie. Si festeggiava un compleanno. E mentre i piccoli erano distratti in qualche ora di svago con gli amichetti, il pensiero degli adulti andava a chi non c'era. La speranza dei genitori e del marito di Elena Ceste era che potesse farsi sentire per quella data importante. Non si rassegnano infatti i familiari della donna scomparsa da ormai più di tre mesi alla sua mancanza.
In un alternarsi di ipotesi sulla sua sparizione misteriosa, nessuna delle quali pare al momento suffragata o smentita da elementi o riscontri certi, resta viva soprattutto la speranza che Elena possa essersi allontanata con qualcuno, volontariamente o meno, e che possa trovare la forza di tornare o dare un cenno di sé. Gli stessi carabinieri del Nucleo investigativo di Asti guidato dal maggiore Marco Pettinato, che dal 24 gennaio indagano senza sosta sul caso, non tralasciano alcuna ipotesi.
La scorsa settimana sommozzatori del nucleo carabinieri subacquei di Genova hanno effettuati immersioni nelle "bule" che si trovano lungo il Tanaro, stagni che caratterizzano la zona del fiume. Perlustrata dapprima la "bula" che si trova nei pressi della cava Fasolis, a poca distanza dal centro commerciale "I bricchi" di Isola. Poi altri tre stagni in territorio di Motta di Costigliole. Le ricerche hanno dato esito negativo. Sabato scorso gli inquirenti ad Asti hanno tenuto un altro lungo colloquio con il marito di Elena Ceste, Michele Buoninconti. Secondo indiscrezioni sarebbero state esaminate immagini fotografiche del territorio e ripercorsi gli avvenimenti dei giorni della scomparsa della donna. Si è saputo anche che nei prossimi giorni verranno impiegate particolari attrezzature, "georadar", per nuovi accertamenti in zona.