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Canelli, stoccate tra i candidatisul “non fatto” e la riapertura di piazza Cavour
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Canelli, stoccate tra i candidati
sul “non fatto” e la riapertura di piazza Cavour

Un fine settimana dominato dalla politica quello recentemente vissuto a Canelli. Sabato pomeriggio in piazza Cavour Simona Bedino, candidata a sindaco per le forze di centro-sinistra, ha presentato i

Un fine settimana dominato dalla politica quello recentemente vissuto a Canelli. Sabato pomeriggio in piazza Cavour Simona Bedino, candidata a sindaco per le forze di centro-sinistra, ha presentato i 16 componenti della sua lista civica "Canelli Viva" mentre domenica, sotto la pioggia, è toccato ad Alberto Barbero candidato per il Movimento Cinque Stelle presentare la sua squadra in piazza Zoppa. In entrambi i comizi si è lasciato spazio ai candidati al consiglio comunale per una veloce presentazione e per l'esposizione dei punti principali del programma.

Non sono mancate poi, in entrambi i casi, le frecciatine per l'amministrazione uscente. Con Simona Bedino è stata nuovamente contestata la pedonalizzazione di piazza Cavour, opera che la candidata giudica «un fallimento, esteticamente discutibile e che ha spaccato la città in due, congestionando il traffico e arrecando danno alle attività commerciali». Menzionate poi le recenti vicende della Cantina Sociale e del centro commerciale Il Castello, due episodi nel corso dei quali per la Bedino l'amministrazione uscente non avrebbe fatto nulla.

«Il nostro programma non è il libro dei sogni» dicono dalle fila della sua lista «basta con l'arroganza e l'immobilismo, è ora di cambiare». Per farlo, la Bedino presenta dunque i punti del suo programma. Cinque macro-tematiche a loro volta suddivise in punti e riassunte alla voce: ambiente, amministrazione, progresso sociale, sviluppo economico e tempo libero. Simona Bedino parla di viabilità, «Canelli presenta dei problemi strutturali storici che vanno risolti. Bisogna portare il maggior afflusso di traffico lontano dal centro, magari con la realizzazione di una bretella che colleghi viale Risorgimento con via Ottavio Riccadonna». Inoltre, si ipotizza l'installazione di "semafori intelligenti" lungo viale Risorgimento e Indipendenza , di ridisegnare la pedonalizzazione di piazza Cavour e di valorizzare aree come via Roma e piazza Gioberti.

Con un occhio attento all'urbanistica è anche l'altro candidato, il "grillino" Alberto Barbero che domenica ha esposto i contenuti del suo programma, un progetto verso la creazione di una "città etica". «A chi ci critica definendo il nostro programma un libro dei sogni rispondo: un sogno condiviso diventa un progetto». Barbero immagina un centro commerciale naturale nel centro città e la riapertura di piazza Cavour. A differenza di Simona Bedino, propensa a riqualificare l'esistente, Barbero propone la realizzazione di un plesso scolastico e sportivo unico, una sorta di cittadella dei giovani presso l'ex Galoppatoio. I Cinque Stelle parlano di metropolitana leggera, tra Nizza-Canelli-Santo Stefano Belbo e di un piano per l'integrazione del cittadino e turista disabile. Con la Bedino il Movimento concorda su alcuni punti, come la creazione di uno sportello comunale per il lavoro e in termini di trasparenza amministrativa attuabile anche grazie al web.

Alberto Barbero sul palco sfodera poi il programma elettorale del suo avversario, Marco Gabusi, datato 2009 e spunta gli obiettivi conseguiti dal sindaco: «Questa Giunta ha fatto poco di quanto promesso cinque anni fa. Non mi risulta siano stati portati a termine la piscina coperta, la pista di atletica, il recupero del Cinema Balbo o il centro giovani promesso nella Chiesa di San Rocco. Iniziativa che noi intendiamo attuare». Ultima stoccata è riservata a Forza Italia e Lega, partiti che appoggiano la lista di Gabusi, assenti in piazza Repubblica per il comizio previsto a causa del brutto tempo. La prenotazione della piazza aveva scatenato un'aspra polemica tra Barbero (costretto a optare per piazza Zoppa) e l'amministrazione. «Piove anche per noi eppure siamo qui. Si vede che non hanno la nostra stessa motivazione» concludono dal Movimento Cinque Stelle.

Lucia Pignari

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