Un 25 Aprile in pompa magna, nel settantesimo anniversario della nascita della Repubblica Partigiana dell'Alto Monferrato; e una polemica, lo stesso giorno, contro Trenitalia, sotto forma di una
Un 25 Aprile in pompa magna, nel settantesimo anniversario della nascita della Repubblica Partigiana dell'Alto Monferrato; e una polemica, lo stesso giorno, contro Trenitalia, sotto forma di una lettera aperta cofirmata dal Comune, nella persona del vicesindaco Gianni Cavarino – che ha preso in consegna la delega ai trasporti – e di Giacomo Massimelli del Comitato Strade Ferrate "Bartolomeo Bona".
«Nel ricordo dei fatti storici della Liberazione il passaggio alla stazione ferroviaria di Nizza è sempre stata una tappa significativa – scrivono – Il 23 aprile 1945 il partigiano Pasquale Bodriti moriva nella difesa dello scalo ferroviario. Ma quest'anno i cittadini e le autorità giunti per la commemorazione hanno trovato le porte e i cancelli della stazione chiusi». Il riferimento è alla recente riorganizzazione del servizio, che ha visto Nizza totalmente tagliata fuori, sia da corse di bus che di treni, la domenica e nei festivi. Una questione riguardo alla quale il Comitato ha anche depositato presso la Guardia di Finanza di Nizza un esposto alla Procura della Repubblica.
Spiega Massimelli: «Nel documento, che riepiloga le vicende delle soppressioni della linea Alessandria-Castagnole e il nuovo cadenzamento Asti-Acqui, viene fatta esplicita richiesta alle autorità competenti, se lo riterranno opportuno, di procedere per il reato di "Interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di servizio di necessità pubblica" per i fatti riportati nell'esposto o per qualunque diverso reato emerga, nei confronti di chiunque venga indicato come responsabile». In questo 25 aprile, insomma, se qualcuno avesse voluto raggiungere Nizza tramite i mezzi pubblici, non ne avrebbe avuto la possibilità.
Ma ha visto comunque la partecipazione di varie autorità civili e militari la cerimonia di commemorazione dei caduti che ha preso il via in piazza del municipio, è proseguita lungo le vie e piazze sedi delle lapidi e si è conclusa al cimitero, dove si è inaugurato il nuovo monumento ai caduti. Linea moderna e tre croci intrecciate a simboleggiare le due guerre mondiali e la lotta di Liberazione. «Ricordiamo quest'anno la Repubblica Partigiana dell'Alto Monferrato – ha commentato il sindaco Flavio Pesce – Furono prove generali di democrazia, nella gestione di 39 comuni, interrotte dai rastrellamenti del dicembre ?44. Ma la democrazia sarebbe risorta l'anno successivo, e ci avrebbe permesso 70 anni di pace in Europa occidentale, qualcosa di mai accaduto prima nella storia».
Fulvio Gatti