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Villa Badoglio sarà venduta
Cronaca

Villa Badoglio sarà venduta

Villa Badoglio non è solo l’edificio più noto di San Marzanotto ma è anche quello dalle vicende più travagliate. Oggetto di donazione alla Provincia di Asti con il vincolo che lo usasse per

Villa Badoglio non è solo l’edificio più noto di San Marzanotto ma è anche quello dalle vicende più travagliate. Oggetto di donazione alla Provincia di Asti con il vincolo che lo usasse per scopi sociali destinati ai giovani, Villa Badoglio è oggi lo spettro di se stessa, considerata nel tempo – incredibile a dirsi – più un problema che una risorsa. Su Villa Badoglio sono stati fatti progetti a non finire, alcuni più fattibili, altri decisamente irrealizzabili ma tutti si sono persi per strada lasciando che la struttura diventasse quello che oggi è sotto gli occhi di tutti. Dal punto di educazione ambientale gestito dagli scout, al centro servizi per le associazioni di volontariato proposto dalla Croce Verde, dalla Scuola di cucina all’Accademia della musica, dall’ostello strategico in occasione del Giubileo del 2000 ad un centro di ristorazione gestito da privati e, non ultimo, una casa di riposo sono tantissime le idee pervenute durante gli anni ma alla fine ha prevalso l’ipotesi di vendere la Villa dopo apposito bando.

Il consigliere Mariangela Cotto (Noi per Asti) aveva anche proposto una permuta tra Comune e Provincia affinché quest’ultima cedesse Villa Badoglio in cambio dell’ex sede del comando dei vigili urbani. «A Villa Badoglio l’amministrazione avrebbe tutti gli spazi per costruire l’Accademia della musica mentre nell’ex caserma ci sarebbe la possibilità di trasferire le attività del Banco Alimentare» spiega il consigliere Cotto. Non si possono neanche liquidare come spese da nulla quelle sostenute alla Provincia sia con fondi propri che attraverso finanziamenti straordinari.

Dal 1985 al 2012 Villa Badoglio è costata qualcosa come 3.071.934 euro di cui: 168.686 euro per lavori di ristrutturazione attività ricettivo turistica rurale e sociale (1985-1988); 2.838.739 euro per i lavori di restauro e recupero funzionale e per gli interventi legati alle celebrazioni del Giubileo (1999-2001); 15.000 euro per lo studio preliminare di fattibilità per il restauro del parco e progetto di sistemazione dello stesso (2009); 27.827 euro per il restauro soffitto e pareti laterali della scala nobile (rimborso assicurazione 2011/12); 4.125 euro per il ripristino delle condutture idrauliche del sottotetto e assistenza per infiltrazione (rimborso assicurazione 2011); 3.410 euro per la messa in sicurezza e ripristino dell’impianto termico idrico sanitario (rimborso assicurazione 2012); 14.146 euro per il ripristino e messa in sicurezza dell’impianto elettrico (rimborso assicurazione 2012).

«La nostra intenzione è mettere in vendita l’immobile pur mantenendone i vincoli legati al lascito e quelli dettati dalla Soprintendenza – spiega il Commissario straordinario della Provincia Alberto Ardia – Ovviamente prima dovrà essere stimato il valore del bene e comunque la vendita dovrà essere autorizzata da una commissione composta da diversi soggetti che dia il via libera finale». Il commissario Ardia spiega inoltre che non sono al vaglio alternative alla vendita dell’immobile, almeno oggi, e che un’eventuale permuta del bene con il Comune non ha nessuna fondatezza né ci sono mai stati contatti in tal senso tra i due enti locali.

r.s.

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