Preoccupazione molto forte, da parte dei sindacati, per le sorti dei 150 lavoratori astigiani, addetti alle strutture per anziani "Casamia Asti" di Località Canova e "Casamia
Preoccupazione molto forte, da parte dei sindacati, per le sorti dei 150 lavoratori astigiani, addetti alle strutture per anziani "Casamia Asti" di Località Canova e "Casamia Rosbella" di Nizza Monferrato, gestite dal Gruppo Orpea attraverso la cooperativa sociale "Essetre".
Mercoledì, infatti, i rappresentanti di Fp Cgil, Cisl Fp e Fisascat Cisl sono stati convocati dal vice prefetto vicario, Paolo Ponta, in seguito alla dichiarazione dello stato di agitazione del personale in forza alla cooperativa sociale "Essetre". Motivo della protesta, come spiegano i sindacalisti Giancarlo Trento, Daniele Barcaro, Stefano Calella e Alessandro Delfino – «il fatto che nei giorni scorsi il direttore generale di Orpea Italia, José Parrella, ha informato che il Gruppo, operante in tutto il Piemonte, ha problemi di liquidità causati da un credito che vanta nei confronti dell'Asl di Novara, pari a 6 milioni di euro. Di conseguenza ha disposto che tutti i dipendenti (circa 600) ricevano lo stipendio di marzo al 50%, mettendo poi in discussione il pagamento degli stipendi di aprile».
«Preso atto del piccolissimo passo in avanti in seguito al saldo del 50% dello stipendio di marzo, che avverrà questa settimana – proseguono – abbiamo sottolineato che vogliamo avere garanzie sul pagamento degli emolumenti da aprile in poi, per sapere quale futuro hanno i lavoratori e le loro famiglie. Abbiamo inoltre ricordato con forza che, come sindacati, preferiremmo si ragionasse secondo la logica del centro di costo, e non di gruppo, per la gestione di questo credito che l'azienda ha con l'Asl di Novara (la quale a sua volta attende i fondi dalla Regione, ndr), visto che le due strutture di Asti e Nizza sarebbero in grado di gestirsi secondo un proprio equilibrio. Purtroppo, però, abbiamo dovuto prendere atto che l'azienda non è in grado ad oggi di darci garanzia alcuna del pagamento delle prossime retribuzioni».