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Canelli, all’ex galoppatoio nasce il parco Massimo Boncore
Cronaca

Canelli, all’ex galoppatoio
nasce il parco Massimo Boncore

«Giornata di festa», come l'ha definita don Carlo Bottero, ma anche di struggente amarcord sabato 12 aprile all'area dell'ex galoppatoio di Santa Caterina. Che, dopo trent'anni,

«Giornata di festa», come l'ha definita don Carlo Bottero, ma anche di struggente amarcord sabato 12 aprile all'area dell'ex galoppatoio di Santa Caterina. Che, dopo trent'anni, perde la localizzazione che gli si era appiccicata addosso, da quando nel grande invaso correvano i cavalli montati "a pelo", battezzato con un nuovo nome. Adesso è il "Parco Massimo Boncore", nel ricordo dell'avvocato trentaduenne scomparso da casa nel gennaio del 2011 e trovato senza vita a marzo del 2013.

Cerimonia semplice, che ha toccato il cuore delle centinaia di persone che hanno assiepato l'anfiteatro naturale che degrada da via Robino, quando il sindaco Marco Gabusi con la famiglia Boncore, mamma Pinuccia, papà Salvatore e il fratello Carmelo, ha scoperto la targa in acciaio con inciso il nome del giovane. «Massimo era un giovane semplice, che preferiva non apparire ma attivo nella vita sociale, educato con tutti. Certamente la sua figura e i suoi comportamenti ci mancano» ha ricordato il sindaco Gabusi. «Quando la mia famiglia è stata informata della volontà dell'amministrazione comunale di intitolare il parco a mio fratello -? ha detto Carmelo – abbiamo pensato che lui ne sarebbe stato felice e orgoglioso, lui che amava la natura e lo sport. Buon parco, Massimo!».

Appena il tempo di asciugare qualche lacrima ed è scoppiata la festa. Prima, con la consegna dei premi, un assegno da duecento euro cadauna, alle tre classi delle scuole dell'infanzia "Dalla Chiesa" e "Specchio dei Tempi" vincitrici del concorso indetto dal Comune per trovare un logo all'area giochi. Si chiamerà "Parcondirondello ? Il parco che c'è", scritta che campeggia su una grande parco con due figure di bimbi stilizzate: autentico regno dei bambini, con giostre prese d'assalto già da settimane nei caldi pomeriggi di sole primaverile.

Festa vera con i giovani ciclisti del Pedale Canellese, società che conta una cinquantina di atleti, padrone di casa della nuova area sportiva con la pista di Mbx e free-style. «Una delle più belle e complete del Piemonte» l'ha descritta il presidente del sodalizio biancazzurro Claudio Amerio, mentre facevano passerella i ragazzi con le loro bicilette. Ricordando che «la pista il pedale Canellese la sognava da decenni, un desiderio che si è avverato grazie alla felice collaborazione tra società e amministrazione comunale».

Il sindaco Marco Gabusi ha percorso la travagliata storia dell'invaso, dal dopo alluvione «siano a quando, quattro anni fa, la nostra amministrazione ha deciso di porre il veto alla costruzione di sette palazzine, rinunciando ad oltre 400 mila euro di entrate, per costruire un parco destinato ai canellesi, perché quest'area è un bene di tutti. E lavoreremo per acquisire altro terreno, oggi di privati, così da completare il progetto della pista ciclabile e del completo recupero di questo grande polmone verde».

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