Sono già in sostituzione in questi giorni molti punti luce cittadini, alcuni dei quali, dove è adeguata la posizione, hanno la forma di piccole lanterne, vagamente d'epoca. Il progetto è
Sono già in sostituzione in questi giorni molti punti luce cittadini, alcuni dei quali, dove è adeguata la posizione, hanno la forma di piccole lanterne, vagamente d'epoca. Il progetto è possibile a seguito di un accordo raggiunto tra il Comune di Nizza e la società Enel Sole. «Il nostro obiettivo è ammodernare la rete di illuminazione cittadina, per migliorare la visibilità notturna e ottenere risparmio energetico – spiega il vicesindaco Gianni Cavarino – In città ci sono 650 punti luce di proprietà di Enel Sole. Di questi 230 sono già stati sostituiti in precedenza. Tra i restanti, 200 verranno rimpiazzati a totale carico dell'azienda elettrica, rimanendo di sua proprietà, mentre 220 avranno interventi a spese del Comune, che ne diventerà quindi titolare».
Il progetto secondo il vicesindaco è importante perché, in seguito alle trattative, si può svolgere con una spesa molto contenuta per il municipio: «Il costo per le sostituzioni sarebbe di 37 mila euro, a cui vanno però detratti i 27 mila euro annui di risparmio di energia elettrica, e i 3 mila in meno per la manutenzione, trattandosi di tecnologie più recenti. In questo modo Nizza avrà un'illuminazione rinnovata con una spesa di 7 mila euro l'anno per 5 anni». La questione è tecnologica: molti lampioni già rimpiazzati, o in fase di rimpiazzo, funzionano ancora a vapori di mercurio, un sistema che, oltre a comportare un alto consumo e una limitata luminosità, andrà fuorilegge l'anno prossimo perché inquinante. Al loro posto lampade a led la cui potenza variante andrà, a seconda delle esigenze, dai 32 ai 54 Watt (in precedenza era tra gli 85 e i 125).
Si risparmierà energia anche scegliendo la direzione e la potenza dei singoli punti luce, in base alla loro collocazione, se sia in vie strette che non necessitano di particolare chiarore oppure le piazze più grandi. Inoltre i nuovi punti luce, per materiale e verniciatura, avranno una maggiore resistenza all'usura da intemperie. «Le città devono essere ben illuminate, la sera, per la loro stessa vivibilità – commenta il sindaco Flavio Pesce – Ne siamo convinti, anche in contrasto con una norma della spending review di Mario Monti che prevedeva lo spegnimento dopo una certa ora, per fortuna messa da parte». Per quanto riguarda i punti luce, rimane da definire il futuro dei 1200 di proprietà comunale, alimentati a contatore, tutti ancora a vapori di mercurio. Conclude Cavarino: «Stiamo valutando i costi e i possibili tempi per i rifacimento totale della rete. Faremo le nostre valutazioni e agiremo in base alle nostre possibilità».
Fulvio Gatti