Un mese e mezzo nella foresta tropicale per preparare la tesi in Conservazione e biodiversità animale. Oscar Maioglio, 26 anni, partirà tra pochi giorni alla volta dell'Ecuador dove verrà
Un mese e mezzo nella foresta tropicale per preparare la tesi in Conservazione e biodiversità animale. Oscar Maioglio, 26 anni, partirà tra pochi giorni alla volta dell'Ecuador dove verrà ospitato nelle riserve istituite dal costigliolese padre Giovanni Onore. Abbiamo intervistato il giovane studente astigiano per farci raccontare in cosa consisterà il suo avventuroso lavoro sul campo.
Tra pochi giorni partirai per l'Ecuador, di cosa ti occuperai in questo mese e mezzo?
Dal 12 aprile al 24 maggio sarò in Ecuador per il mio stage di laurea magistrale in Biologia dell'Ambiente. Il mio lavoro consisterà nel raccogliere esemplari di alcuni piccoli insetti della famiglia dei Curculionidi nella riserva integrale Otonga, uno dei pochi luoghi del pianeta dove è ancora presente una foresta tropicale nebulosa montana.
Perché approfondire lo studio della biodiversità, quali sono le ricadute pratiche?
Molti passi avanti nella lotta biologica e in agricoltura si devono agli studi condotti su specie rare o localizzate. Abbiamo studiato insetti in grado di ridurre i parassiti in agricoltura, o le molecole che rendono alcuni organismi più resistenti al gelo. Da queste conoscenze derivano risultati applicabili in campo medico, industriale o alimentare. Ed è solo conoscendo la biodiversità di un habitat che si può ragionare su come conservarlo. Gli insetti che raccoglierò in Ecuador, ad esempio, rendono fertile il suolo e permettono la sopravvivenza di migliaia di specie animali e vegetali, alcune ancora sconosciute. La scomparsa di quegli insetti creerebbe non pochi problemi alla sopravvivenza di tutto il resto. Alberi da 30 metri e giaguari compresi.
Facciamo un passo indietro: qual è il tuo percorso universitario?
Mi sono laureato in Scienze Biologiche nel 2011, con una tesi sul ruolo delle farfalle notturne come indicatori di qualità ambientale e del riscaldamento globale. Su questo argomento ho anche svolto uno stage durato un anno nell'Oasi WWF Valmanera, coordinato dall'entomologo Giorgio Baldizzone.
Cosa significherà questa esperienza per te, anche dal punto di vista della tua formazione?
È il sogno di ogni appassionato di natura cercare animali in uno degli "hot spot di biodiversità" più ricchi di specie ancora da scoprire. Ma sarà anche un'esperienza formativa perché potrò mettere alla prova quanto imparato nel mio corso di studi universitario. Imparerò a parlare un po' lo spagnolo, e spero che mi faccia capire cosa vuol dire abitare in un Paese dove non si hanno tutti gli agi che abbiamo in Italia.
Sarai ospitato da padre Onore, lo hai già conosciuto? Cosa ti aspetti di trovare nelle riserve che ha istituito?
Conosco Giovanni Onore da quando facevo le scuole elementari, sapendo della mia passione per gli insetti lo invitammo a cena a casa mia in occasione di una sua visita in Italia. E' stato professore di entomologia all'Università Cattolica di Quito ed è un grandissimo comunicatore. Sono molto felice che, nonostante non lo vedessi da parecchi anni, abbia accettato di ospitarmi presso la Fondazione Otonga. Lavorerò al centro di ricerca Otongachi, a 130km circa da Quito, a ridosso della foresta dove svolgerò il mio lavoro sul campo. Per ringraziarlo della sua ospitalità, porterò in dono a Giovanni Onore una copia di uno dei rari dizionari Italiano-dialetto astigiano "Parole e detti del dialetto Astesan", edito da La Nuova Provincia, di cui erano stati autori Giuseppe Crosa e Primo Maioglio, mio nonno, all'epoca direttore del giornale. Onore vive da più di vent'anni in Ecuador ma è originario di Costigliole d'Asti, e credo che qualche ricordo della sua terra di origine, magari riportato alla mente attraverso qualche proverbio campagnolo, possa senz'altro fargli piacere.
Parte del finanziamento per il tuo viaggio è sostenuto dalla World Biodibersity Association. Di che cosa si occupa, e come è collegata alla Scuola di Biodiversità di Villa Paolina?
Wba è una organizzazione no-profit fondata nel 2004 che organizza spedizioni naturalistiche negli hot-spot di biodiversità del mondo. L'obiettivo è inviare gli studiosi a censire e conoscere la diversità biologica del nostro pianeta, prima che questa scompaia per sempre. Wba ha aderito alla Scuola di Biodiversità di Villa Paolina, il punto che accomuna le due realtà è l'azione educativa rivolta in particolare alle giovani generazioni. Gli obiettivi di Wba, "Educare alla diversità, alla tolleranza, al diritto alla vita per tutti gli organismi, al rispetto degli equilibri ambientali", sono perfettamente applicabili nell'astigiano come altrove. A questo proposito mi piace citare Baba Dioum, biologo conservazionista senegalese: "?Alla lunga, conserveremo solo ciò che amiamo, ameremo solo ciò che comprendiamo, e comprenderemo solo ciò che ci insegnano".
Enrico Panirossi