Nel 2014 Valter Pusceddu si giocherà tutto nel nostro Palio. Quello in corso infatti sarà per lui un anno anomalo. "Bighino", questo il suo soprannome, non correrà a Legnano, dove in
Nel 2014 Valter Pusceddu si giocherà tutto nel nostro Palio. Quello in corso infatti sarà per lui un anno anomalo. "Bighino", questo il suo soprannome, non correrà a Legnano, dove in seguito all'ormai famoso scontro ravvicinato con Andrea Coghe ha ricevuto una squalifica a vita. E neppure a Siena potrà essere protagonista: sospensione più lieve per lui in Piazza del Campo, due "carriere".
Pusceddu, classe 1981, sta affrontando con impegno la nuova stagione, tenendo in particolare considerazione l'appuntamento astigiano.
«Tutto sta procedendo bene – afferma – in questi primi mesi del 2014. Ho già preso parte ad alcune riunioni di corse i miei cavalli hanno mostrato ottime potenzialità».
Al momento in scuderia di quanti esemplari disponi?
«Una dozzina, perfettamente suddivisi tra "puri" e "mezzi". L'annata mi porterà a correre a Fucecchio, Bientina, Castiglion Fiorentino, Ferrara, Feltre e Asti. Quello in piazza Alfieri sarà però l'appuntamento da non fallire».
Ad Asti hai ingaggio per San Paolo, un Rione che ti ha ridato fiducia nonostante l'anno passato le cose non fossero andate per il meglio…
«Si, devo ringraziare San Paolo. Lì ho conosciuto splendide persone con le quali ho instaurato ottimi rapporti. Quello con la dirigenza del Rione è un rapporto improntato alla massima chiarezza. Le cose ce le diciamo, senza problemi. Silvano (Ghia, il Rettore, n.d.r.) è una persona squisita, ma tutti gli altri componenti del Comitato mi hanno trasmesso sensazioni positive. Vogliono far bene e io pure. L'obiettivo a cui puntiamo è lo stesso. Riguardo al Palio 2013 hai ragione, non tutto è filato liscio, poichè ho portato al canapo un cavallo esordiente. Qualche problema c'è stato, anche in corsa, inutile negarlo. Ma il mio purosangue era uno dei migliori della piazza».
Affermazioni indiscutibili le tue. Confermate da gran parte degli addetti ai lavori. Torna logico ipotizzare che ti ripresenterai ad Asti nel 2014 con lo stesso soggetto….
«E' una concreta possibilità. Ma non l'unica. Ho in scuderia altri esemplari di eccellente levatura. Nel corso dell'annata, di comune accordo con la commissione corsa del Rione, opereremo la scelta che riterremo migliore».
Proverai i tuoi cavalli ad Asti nelle prossime riunioni allo stadio?
«Certamente si. Ho saltato il primo appuntamento perchè era incasellato in un calendario fitto di altre manifestazioni, soprattutto riguardanti i mezzosangue. Sarò presente in maniera costante alle riunioni in programma ad Asti da maggio in poi».
Il tuo 2013 è stato abbastanza contrastato. Buoni risultati ma anche tanti imprevisti e incidenti di percorso…
«Ho vinto a Fucecchio per la Contrada della Torre, su Nino's, e a Bientina per Viarella, su Akcent. Di quanto è accaduto a Legnano preferisco parlare il meno possibile. Non mi rassegno però. A ottobre ci sarà un ulteriore capitolo della vicenda. Sono stato convocato e ho fiducia che la squalifica che mi hanno affibbiato venga cancellata o quanto meno ridotta».
Sei rimasto a San Paolo per il buon rapporto che si è instaurato con la dirigenza oro-rosso, ma qualche altro Rione, Borgo o Comune ti aveva cercato?
«Diciamo che la possibilità di andare a guadagnare altrove cifrette non trascurabili avrei potuto averle. Ma ci sono situazioni che vanno ben oltre il discorso economico. Devo ripagare la fiducia accordatami da San Paolo».
Hai cominciato giovanissimo, debuttando ad Asti diciottenne. Da allora 15 Palii corsi ma nessun successo. Migliori piazzamenti due secondi posti, San Secondo 2003 e Santa Caterina 2010. Un tabù da sfatare….
«Certo. E le motivazioni che mi spingeranno a dare il meglio nel 2014 sono formidabili. Ad Asti cercherò di scrivere una pagina indimenticabile sia per il Rione che mi ha ingaggiato sia per il sottoscritto».
Massimo Elia