Si è svolto nei giorni scorsi, nell'aula magna dell'Università, l'incontro organizzato dal Soroptimist International di Asti nell'ambito del progetto nazionale di educazione di
Si è svolto nei giorni scorsi, nell'aula magna dell'Università, l'incontro organizzato dal Soroptimist International di Asti nell'ambito del progetto nazionale di educazione di genere intitolato "Il Soroptimist contro la violenza". Il seminario, intitolato "Genere e talento: un approccio economico", ha coinvolto gli studenti degli istituti superiori "Monti", "Sella" e "Giobert", ponendo l'attenzione sul peso che ancora oggi ha il genere in molti campi della vita, dagli studi alla vita sociale e lavorativa, e sul fatto che l'educazione in questo ambito deve essere un aspetto di prevenzione della violenza.
La moderatrice Paola Malabaila (presidente dell'Unione industriale di Asti), ha presentato gli interventi dei relatori: la professoressa Luisa Rosti; il presidente e amministratore delegato della Saclà, Lorenzo Ercole; la titolare di "Cascina Castlet" Mariusccia Borio. Nel corso del seminario si è posta l'attenzione sugli stereotipi e sulla situazione italiana nel campo del lavoro e degli studi sulla base dell'economia di genere, branca dell'economia che studia le problematiche legate al genere. L'Italia risulterebbe piuttosto indietro per quanto riguarda il numero dei laureati, con riflessi che riemergono in ambito lavorativo. Anche nelle scelte universitarie, poi, sembrano prevalere alcuni preconcetti. Classico esempio, la distribuzione degli studenti maschi nei corsi di laurea considerati prevalentemente maschili, come ingegneria, e delle studentesse in corsi considerati più "femminili", come psicologia.
Interessanti i risultati di alcuni esperimenti riportati nel corso della conferenza. A parità di curriculum, le possibilità di essere assunti per determinati ruoli varierebbero a seconda del genere di appartenenza. Ancora più interessante il fatto che gli stereotipi di genere colpirebbero gli stessi o le stesse esaminatrici. Negli esempi portati, si è evidenziato come anche in campo universitario i risultati ottenuti dalle studentesse nei vari corsi di laurea non abbiano nulla da invidiare a quelli dei colleghi uomini. Anzi, risulterebbero anche superiori. Nelle presentazioni sono emersi i dati positivi di alcune aziende, tra cui la "Saclà", in cui la parità si sta concretizzando a livello dirigenziale, in campo amministrativo, e l'esperienza di "Cascina Castlet", con una guida femminile in grado di superare momenti difficili. Il tutto in un'ottica di valorizzare il vero talento come forma di equità sociale.
Non sono mancati gli interventi e i consigli. In particolare, la stessa moderatrice Malabaila e la professoressa Rosti hanno ricordato i vantaggi che possono dare le varie esperienze di formazione, anche all'estero e la necessità di non chiudersi alle lingue straniere. E ancora, di non pensare di aver terminato la formazione con il diploma o la laurea: si impara per tutta la vita, non bisogna accontentarsi e continuare a cercare il proprio talento.
Nel corso della discussione si è poi ricordato come gli atenei abbiano in realtà una duplice funzione: formare e soprattutto identificare quelle che sono le potenzialità delle persone, la parte più difficile e su cui occorre ancora lavorare.
Le iniziative del Soroptimist, che si impegna per migliorare la condizione della donna, non sono terminate. I prossimi appuntamenti si terranno giovedì 10 e venerdì 11 aprile nella Sala Pastrone del Teatro Alfieri, quando si terranno alcune proiezioni del film documentario "Donne dentro" della regista Marzia Pellegrino, in concorso al Film Festival "Sguardi altrove" e nella sezione documentari del "Gold Elephant World – Catania Film Fest". Il documentario, della durata di un'ora, ha come protagoniste tre donne che raccontano a viso aperto la loro esperienza di violenza domestica e di come sono riuscite ad uscirne. In particolare la regista sarà presente in occasione delle seguenti proiezioni: giovedì 10 e venerdì 11 aprile, alle 9 e alle 11, quando saranno presenti le ultime classi delle scuole superiori; e giovedì 10 aprile alle 18.30, in occasione della proiezione aperta al pubblico, con la partecipazione delle associazioni femminili.
Davide Baino