L'ufficializzazione avverrà la prossima settimana, dopo che si sarà conclusa l'assemblea costituente che il Nuovo Centro Destra di Alfano terrà a Roma, da venerdì a sabato, ma il

L'ufficializzazione avverrà la prossima settimana, dopo che si sarà conclusa l'assemblea costituente che il Nuovo Centro Destra di Alfano terrà a Roma, da venerdì a sabato, ma il coordinamento astigiano ha già identificato i due candidati per le elezioni regionali. Si tratta di Beatrice D'Avenia, 24 anni e Paolo Macagno, 59 anni. Entrambi alla prima candidatura sono stati scelti perché rappresentativi di due importanti categorie che, in modo diverso, vogliono riformare la classe politica e gli obiettivi che questa si deve porre nei confronti della società.

Beatrice D'Avenia, diplomata all'Istituto Monti, indirizzo socio-psicopedagogico, lavora alla pasticceria Mighetto e vuole dare voce ai giovani, soprattutto a quelli che non si riconoscono in nessun partito o candidato. Se fosse eletta vorrebbe occuparsi di commercio che considera come un importante motore per la valorizzazione di alcune zone trascurate rispetto ai centri delle città. «Ad Asti abbiamo l'esempio del secondo tratto di corso Alfieri – spiega – da piazza Alfieri a piazza I maggio che è un deserto mentre dovrebbe essere il fulcro di attività e iniziative per il rilancio del quartiere».

Paolo Macagno, sposato, tre figli, imprenditore, si occupa di servizi per la gestione delle risorse umane alla MP di Asti. «Mi candido perché viene un momento in cui un uomo non può appendersi addosso il cartello fuori servizio ma deve fare qualcosa perché, continuando così, non ci sono molte prospettive. E' necessario – aggiunge – riportare le persone comuni alla politica e farle diventare parte attiva di quel rinnovamento di cui si sente reale bisogno». Soddisfazione per le due candidature è stata espressa da Giuseppe Finello che, con Ornella Palladino, è stato incaricato di gestire l'apertura dei nuovi circoli NCD nell'Astigiano. «Si tratta di dare un segno di forte discontinuità con il passato – spiega Finello – e i nostri candidati incarnano lo spirito di rinnovamento che vogliamo dare alla politica».

r.s.