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Fogliati e Bielli i grandi esclusi dalle elezioni
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Fogliati e Bielli i grandi esclusi dalle elezioni

In questa tornata elettorale per le amministrative di Canelli 2014 sono due i volti noti che non parteciperanno alla corsa per la poltrona di sindaco e che saltano all'occhio dei cittadini. Quasi

In questa tornata elettorale per le amministrative di Canelli 2014 sono due i volti noti che non parteciperanno alla corsa per la poltrona di sindaco e che saltano all'occhio dei cittadini. Quasi in spirito di par condicio uno è stato esponente storico del centrodestra canellese, l'altro fa ancora parte del centrosinistra cittadino. Il primo, eclatante, è Oscar Bielli che dopo 30 anni al governo della città, sia nei banchi della maggioranza prima che in quelli della minoranza poi, dice addio a Palazzo Anfossi. Il secondo è Fausto Fogliati che chiuderà questo quinquennio alla guida del gruppo consigliare "Canelli Futura" senza una nuova ricandidatura, a dispetto di quanto ci si aspettasse fino a pochi mesi fa.

Perché Fogliati, avvocato e dirigente della locale sezione del Partito Democratico, è stato il primo ad aprire la campagna elettorale, partendo, quasi un anno fa, da un'analisi critica dell'amministrazione Gabusi per proporre l'ipotesi di una lista civica. Un appello alla città che a quanto pare non è stato accolto, nè dalla parte "laica" nè da quella politica. Il suo stesso partito e le diverse anime che vi gravitano intorno hanno infatti deciso di optare per la candidatura di Simona Bedino. A questo punto c'è chi ha supposto una frattura tra Fausto Fogliati e il Partito Democratico mentre pare evidente quella con Flavio Carillo, suo collega nei banchi della minoranza in consiglio, marito di Simona Bedino e attuale coordinatore del PD canellese.

Sul primo punto Fogliati, interpellato, smentisce categorico: «Non esiste alcuna incomprensione con il partito tanto che ho ancora la tessera in tasca». Quanto, invece, alla sua assenza per queste elezioni commenta: «Se non parteciperò è perché, semplicemente, non sono stato coinvolto. Quando, nel giugno scorso, proposi una lista civica trasversale non intendevo propormi come candidato a sindaco. Questo lo dissi fin da subito. Il mio obiettivo era di riproporre quel bell'esperimento tentato cinque anni fa, dove le forze politiche ma anche laiche, dell'associativismo e del volontariato decisero di mettersi insieme per vincere le elezioni. Ci riuscimmo quasi. Peccato non averci riprovato. Vorrà dire che mi rimpegnerò attivamente in politica a partire dal 26 maggio. Questa è solo una sospensione temporanea».

Definitivo sembra essere, invece, l'addio di Oscar Bielli la cui carriera politica è iniziata nel 1980 come assessore del sindaco Renato Branda ed è proseguita come vicesindaco dall' '84 con Roberto Marmo, fino alla carica di primo cittadino, dal '94 al 2004, sotto i colori del CCD e poi dell'UDC. Assessore provinciale al turismo dal 2004 al 2005, Bielli è stato nel Consiglio di Indirizzo della Fondazione della CR Asti dal 2005 fino al 2009. In quell'anno si è candidato a sindaco di Canelli con i simboli di PDL e Lega Nord, perdendo alle urne contro Marco Gabusi. All'epoca con tessera PDL, oggi Bielli si dichiara «deluso dall'immobilismo del mio partito in provincia di Asti. Su Canelli non sono state fatte scelte di lungo periodo».

Dopo trent'anni di carriera pare difficile crederlo fuori dai giochi. Oscar Bielli, laconico, commenta «continuerò ad interessarmi dell'amministrazione cittadina ma come osservatore esterno. Non mi ricandido perché ho preso atto della scelta democratica dei canellesi compiuta alle urne cinque anni fa». Tra i suoi successi politici, l'idea della candidatura UNESCO germogliata sotto la sua amministrazione nell'agosto 2003 e l'accordo a fine anni Novanta per la costruzione della condotta che collega l'acquedotto di Canelli a quello delle Alpi Cuneesi.

Lucia Pignari

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