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Astigiani tra capelloni e scritte fascisteE a mezzanotte gli spaghetti di Lino Banfi
Cultura e Spettacoli

Astigiani tra capelloni e scritte fasciste
E a mezzanotte gli spaghetti di Lino Banfi

Il Tanaro è il fiume più lungo d’Italia? Quando hanno aperto le prime pizzerie ad Asti? E chi erano i capelloni del Club Abramo? Queste e altre domande troveranno una risposta sulla rivista

Il Tanaro è il fiume più lungo d’Italia? Quando hanno aperto le prime pizzerie ad Asti? E chi erano i capelloni del Club Abramo? Queste e altre domande troveranno una risposta sulla rivista Astigiani, che con l’edizione di marzo giunge al numero 7 e questo pomeriggio alle 18 si presenterà a lettori e soci. Cornice dell’evento il cinema Nuovo Splendor, dove il direttore Sergio Miravalle sfoglierà insieme al pubblico le pagine che anche questa volta raccontano piccoli e grandi episodi di storia locale. Come lo sguardo indietro nel tempo all’evoluzione del fiume Tanaro, il cui corso attuale è frutto di modifiche geologiche che risalgono a 100mila anni fa. Spostandosi molto più in là nel tempo, Astigiani ripercorre le strade della provincia alla ricerca delle scritte di propaganda fascista sopravvissute sui muri di case e cascine. Un patrimonio storico catalogato con foto recenti e d’archivio, alcune delle quali sorprendenti.

La rivista ripercorre poi la nascita e l’evoluzione delle prime pizzerie in città, andando a riscoprire le scuole toscane e salernitane che portarono ad Asti un nuovo modo di mangiare. Risale invece agli anni Sessanta la parabola del Club Abramo, luogo di riunione dei primi capelloni che in un alloggio di via Roero ascoltavano rock e si riparavano dagli sguardi inquisitori dei perbenisti.Tornano le rubriche, arricchite questa volta da un album fotografico che raccoglie una novantina di ritratti di astigiani in rosa: si tratta delle foto delle patenti, spesso fonte di imbarazzo per i proprietari e qui oggetto di un divertente gioco al riconoscimento di amici e concittadini più o meno celebri.

Da segnalare la nascita di una nuova sezione, “La collina di Spoon River”, un breve ricordo di chi non è più tra noi. Tra i temi dei servizi anche uno sguardo indietro a quei giorni del novembre 1980 in cui venne girato ad Asti “Spaghetti a mezzanotte”, il film di Sergio Martino che coinvolse molti astigiani come comparse. Il luogo della presentazione è stato scelto non a caso: dopo aver sfogliato insieme al pubblico la rivista – e dopo aver gustato insieme il rinfresco – alle 21 sullo schermo verrà proiettato il film, che propone uno sguardo a una città che sotto molti aspetti è cambiata completamente. Al termine, un secondo momento gastronomico a base di spaghetti, in omaggio al titolo della commedia con Lino Banfi e Barbara Bouchet. La rivista sarà disponibile da oggi anche nelle edicole e librerie al prezzo di 7 euro.

e.in.

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