«Cara Anna, dopo le tue dichiarazioni rilasciate agli organi di informazione viviamo una situazione poco gradevole, come se ci trovassimo divisi in famiglia. E' un'anomalia che va superata.
«Cara Anna, dopo le tue dichiarazioni rilasciate agli organi di informazione viviamo una situazione poco gradevole, come se ci trovassimo divisi in famiglia. E' un'anomalia che va superata. E' normale che in una maggioranza composita si confrontino idee, sensibilità, opinioni talora discordanti. E' però inconsueto che una parte di una maggioranza parli e pretenda chiarimenti attraverso la stampa».
Inizia così la lettera che i gruppi consiliari del PD, Territorio è Cultura, Udc e Moderati scrivono al consigliere Anna Bosia (Uniti per Asti), esponente della maggioranza ma da tempo molto critica con l'amministrazione per una lunga serie di promesse elettorali che la stessa reputa non ancora mantenute in tema di trasporti, mobilità sostenibile, lavoro, urbanistica, contenitori vuoti, commercio, turismo e molto altro ancora. I gruppi si lamentano con Anna Bosia non tanto per aver manifestato il proprio disagio «nel riconoscersi nella maggioranza che hai contribuito a far vincere» ma che lo abbia fatto «opportunamente nelle riunioni di maggioranza, meno opportunamente in alcuni interventi in Consiglio comunale e, inopportunamente, attraverso la stampa».
PD, Territorio è Cultura, Udc e i Moderati invitano la collega a ripensare al proprio atteggiamento facendo presente che è «un orizzonte di lavoro ampio, complesso, difficile quello su cui è impegnata l'amministrazione». Quindi scendono nei dettagli della vicenda. «L'accusa di immobilismo e le dure critiche che hai rovesciato sul sindaco e sulla giunta ci sembrano un po' ingenerose – scrivono i gruppi – Come maggioranza abbiamo il compito di stimolare l'amministrazione, pungolandola opportunamente, ma abbiamo anche il dovere di sostenerla nello sforzo e nel suo cammino, cercando di veicolare nell'opinione pubblica messaggi di positività, nel rilevare le cose già fatte, quelle che si stanno facendo e quelle che si è in procinto di fare». I gruppi proseguono poi l'analisi delle lamentele fatte dalla Bosia dandole alcune risposte sulla richiesta di fare al più presto un rimpasto di giunta e sul caso del sindaco in banca, ad un anno dall'ingresso di Brignolo nel CdA della Cassa di Risparmio.
«Non ci sembra questo il momento per puntare i piedi per eventuali avvicendamenti. Sulla questione della presenza del sindaco nel CdA della CrAsti, nessuno, neanche il gruppo del PD, ha cambiato idea. Ci sono e continuano ad esserci dentro la maggioranza, al riguardo, posizioni diverse, ugualmente legittime. Alla sensibilità del sindaco affidiamo, comunque, l'impegno di relazionare alla maggioranza circa il lavoro svolto all'interno del CdA, mettendo in rilievo i riflessi positivi sulla città che la sua, pur contrastata, scelta ha reso possibile». In conclusione della lettera i gruppi si augurano che Anna Bosia possa ritrovare le ragioni per continuare a garantire il contributo di idee e di proposte di cui è capace «disfacendo in fretta le valigie che dici di aver già preparato – concludono – Diversamente, saremo dispiaciuti sia sul piano politico che su quello umano, ricordando le tante battaglie che insieme abbiamo combattuto. Tuttavia è bene fare chiarezza, anche per una questione di reciproco rispetto».
Riccardo Santagati