Cerca
Close this search box.
In mostra i linguaggi del sogno,da Fresu a Colombotto Rosso
Cultura e Spettacoli

In mostra i linguaggi del sogno,
da Fresu a Colombotto Rosso

Confermandosi una delle realtà più attive nel panorama culturale astigiano, oggi? la Fondazione Guglielminetti inaugura una nuova mostra, all'indomani dell'esposizione in omaggio al pittore

Confermandosi una delle realtà più attive nel panorama culturale astigiano, oggi? la Fondazione Guglielminetti inaugura una nuova mostra, all'indomani dell'esposizione in omaggio al pittore astigiano Franco Sgarbi, chiusa lo scorso 1 marzo. Alle 18 nelle sale della Fondazione, ospitata a Palazzo Alfieri, si aprirà "Immaginario e rivelazione. I linguaggi del sogno", una rassegna di opere selezionate dalle Collezioni della Fondazione Eugenio Guglielminetti. «La mostra, come alcune precedenti dedicate alle tendenze artistiche del Novecento -? spiega la curatrice Marida Faussone ?- trae ispirazione dalle avanguardie storiche europee, in particolare dalla ricerca metafisica e dalle esperienze surrealiste, lungo l'affascinante percorso intellettuale sui remoti significati della psiche umana, delineato tra i due conflitti mondiali dalle intuizioni dei Maestri Giorgio De Chirico, Filippo De Pisis, Pablo Picasso.»

Dal ricco patrimonio della Fondazione Eugenio Guglielminetti emergono opere di autori contemporanei diversi per poetica e formazione, ma accomunati dall'attrazione per le estetiche europee d'avanguardia. Un percorso tra artisti visionari e immaginifici, con riflessioni comuni che rappresentano comunque la sfida alla conoscenza e la ricerca della verità. Prosegue Marida Faussone: «Alcuni sensibili all'analisi dell'inconscio nella sospensione atemporale, tra mito e reminiscenza simbolica, altri rivolti all'essenziale trasfigurazione fantastica del reale, altri all'emersione inquieta ed ironica delle parvenze di una realtà poliedrica e mutevole».

Non è un caso che l'esposizione si snodi seguendo un ideale accostamento dialettico dei linguaggi espressivi. Nella prima sezione, "Dal mito al simbolo: la rivelazione", sono esposte le opere di Sergio Albano, Emilio Baracco, Ezio Vincenti, Mario Perosino, Piero Sciavolino, Ezio Gribaudo, Ottavio Coffano, Silvio Ciuccetti, Giuseppe Orlandi, Eugenio Guglielminetti. Nella seconda sezione, "Inquietudine e ironia: l'immaginario", sono esposte le opere di Ernst Fusch, Giovanni Macciotta, Raffaele Ponte Corvo, Enrico Colombotto Rosso, Idalberta Gazzelli di Rossana, Tinin Mantegazza, Paolo Fresu, Valerio Miroglio, Antonio Guarene, Gian Battista Nebiolo, Camillo Francia, Omar Ronda. La mostra sarà visitabile con ingresso libero dal venerdì alla domenica. L'orario di apertura è 16,30? 18,30, fino al 3 maggio.

e.in.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale