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Niente stipendio, alla Wine Tradingdi Canelli scatta lo sciopero
Economia

Niente stipendio, alla Wine Trading
di Canelli scatta lo sciopero

Proclamati due giorni di sciopero alla Wine Trading Srl di Canelli, l'azienda che produce lo spumante Canej per conto della multinazionale olandese Braasma e controllata per il 51% dalla Cantina

Proclamati due giorni di sciopero alla Wine Trading Srl di Canelli, l'azienda che produce lo spumante Canej per conto della multinazionale olandese Braasma e controllata per il 51% dalla Cantina Sociale. Una decisione sofferta, presa dai 28 dipendenti insieme con i sindacati nel corso di un'assemblea negli stabilimenti di via Buenos Aires e che ha portato all'astensione dal lavoro per le giornate di giovedì e venerdì scorsi. Qualche agitazione si era registrata, però, già il mercoledì precedente, quando i lavoratori in accordo con le Rsu aziendali avevano disposto lo sciopero di due ore. Il motivo sarebbe da ricercare nel mancato pagamento dello stipendio di gennaio che alla Wine Trading si attendeva per il 10 del mese.

Inoltre, mancherebbero all'appello anche i rimborsi, in busta paga, per i buoni pasto degli ultimi 24 mesi e che tradotto in moneta sonante corrispondono a 2.500 euro circa a lavoratore. Se a questo si aggiungono le preoccupazioni per le sorti di un'azienda che nonostante i contratti importanti e gli ordini consistenti manca di liquidità, si comprende come il clima negli ultimi giorni sia diventato teso. «I lavoratori sono stanchi di risposte vaghe. Vogliono chiarezza, capire quale sarà il loro futuro lavorativo in azienda» spiega Dino Curcio della Flai CGIL che insieme al collega Antonio Bastardi della Fai Cisl sta seguendo il caso della Wine Trading.

«Per il momento abbiamo proclamato lo sciopero di due giorni. Giovedì abbiamo incontrato la proprietà e stabilito che se lunedì mattina l'azienda darà prova di aver versato lo stipendio di gennaio i lavoratori prenderanno nuovamente il loro posto. In caso contrario saremo costretti a procedere con lo sciopero ad oltranza fino a quando la mensilità non verrà versata». Intanto, a causa del frangente sempre più delicato i sindacati hanno fatto richiesta per procedere con la domanda di cassa integrazione straordinaria.

«L'azienda è già in ritardo sullo stipendio di gennaio e temiamo che a causa della mancanza di liquidità anche la mensilità di febbraio possa subire la stessa sorte. I redditi dei lavoratori vanno però tutelati» conclude Antonio Bastardi. Una storia complicata quella del Wine Trading, legata alla Cantina Sociale di cui è affittuaria degli impianti. Quella stessa Cantina messa in liquidazione volontaria dai soci nel giugno scorso e ora inserita in una procedura di fallimento. Per salvaguardare l'occupazione, all'epoca si stabilì che i suoi dipendenti sarebbero passati alla Wine Trading e così avvenne nell'agosto 2013. In merito allo sciopero l'amministratore delegato Roberto Marmo (ed ex presidente della Cantina Sociale) commenta: «Ci auguriamo che la situazione possa migliorare in breve tempo». La Wine Trading è in attesa dei pagamenti da parte di alcuni clienti. La speranza di sindacati e lavoratori è che il saldo (quando avverrà) possa dare un po' di ossigeno all'azienda.

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