Se facciamo un salto indietro nel tempo, anche solo di 30 o 40 anni, ci accorgiamo che il divertimento era inteso e vissuto in modo diverso rispetto ad oggi: se paragoniamo, infatti, le abitudini di
Se facciamo un salto indietro nel tempo, anche solo di 30 o 40 anni, ci accorgiamo che il divertimento era inteso e vissuto in modo diverso rispetto ad oggi: se paragoniamo, infatti, le abitudini di allora a quelle attuali, le differenze che emergono sono parecchie: dagli orari ai luoghi di ritrovo. In passato, i giovani andavano a " ballare" il sabato sera e la domenica pomeriggio, solitamente al "Dixie", l'odierna discoteca "Mediterraneo," ad Isola d'Asti. Solitamente, si recavano presso la sala da ballo verso le 21 e ne uscivano al più tardi a mezzanotte e mezza. In alternativa o per trascorrere la parte iniziale del sabato sera, andavano a mangiare una pizza in compagnia, a fare una partita al bowling o a vedere un film al cinema Politeama.
Durante la settimana, invece, era impensabile l'uscita serale, poiché molti giovani avevano un impiego fisso. Diverso il discorso per la domenica. Nei periodi invernali, in particolare, si partiva di prima mattina in pullman, per concedersi una giornata sulla neve in montagna: qui, chi era capace si dilettava a sciare. Nella stagione estiva, poi, le mete di divertimento per i giovani erano soprattutto le feste dei vari paesi, con tanto di ballo a palchetto. A determinare in parte quelle abitudini era la mentalità dei genitori: lasciavano uscire i figli solo se conoscevano i loro amici. Le uscite e i momenti di intrattenimento dovevano essere organizzati con un certo margine di anticipo, dato che le possibilità di comunicare erano meno immediate e veloci rispetto ai giorni nostri.