Cacao, cioccolato, energia e fine dell'inverno c'è un alimento, naturale, che unisce tutti i popoli e che viene consumato nei modi più differenti, come bevanda, come dolce e in alcuni
Cacao, cioccolato, energia e fine dell'inverno
c'è un alimento, naturale, che unisce tutti i popoli e che viene consumato nei modi più differenti, come bevanda, come dolce e in alcuni paesi è addirittura abbinato a ricette salate. Usato come cibo, ma anche per massaggi e profumi sul corpo, da sempre ha in sè un fascino esotico e suggestivo, tramandato in ogni civiltà con connotazioni positivi… simbolo di gioia e allegria.
Il primo cioccolato da masticare apparve a Londra nel 1647 e il primo commercio fu dominato dagli olandesi. Linneo lo definì la "bevanda degli dei" (1734), mentre nel 1770 in Francia fu creata la prima fabbrica di cioccolato. A portarlo sul podio delle prelibatezze per lo spirito e il corpo è François Louis Cailler che nel 1819 che aprì la prima fabbrica svizzera a Vevey e nel 1825 l'olandese Coenraad Van Houten creò il cacao solubile in polvere. Ci vollero vent'anni prima che iniziasse la produzione su scala industriale, in Inghilterra. La prima tavoletta di cioccolato rettangolare è opera di Rud Lindt nel 1875 a Berna, mentre non troppo lontano, a Torino, Caffarel inventò il gianduiotto.
Oggi ci sono ottime produzione di cioccolato, tanto a livello industriale quanto di piccoli e medio-piccoli laboratori artigianali.
Il cioccolato ha leggere proprietà antidepressive ed euforizzanti, fa bene al muscolo cardiaco, lacido stearico in esso contenuto non aumenta i livelli del colesterolo nel sangue; inoltre il cacao ha proprietà antiossidanti che svolgono una funzione protettiva nei confronti del cancro, dellinvecchiamento, dellAlzheimer, dellartrite, dellasma e dei processi infiammatori.
Il cacao, nella lingua degli olmechi attorno al 1000 a.C., si pronunciava kakawa.
In epoche successive i maya, iniziano a chiamarlo "kakaw" e amavano berlo con acqua calda, chiamata semplicemente chacauhaa.
Sinonimo di chacau era chocol, da cui deriva chocolhaa, molto probabilmente il primo nome che si avvicina allo spagnolo chocolate.
Fu solo nella seconda metà del XVI secolo che si cominciò a bere una bevanda fatta per metà di cacao e per metà di "pochotl" conosciuta con il nome di "chocolatl".
La leggenda dice che la coltura del cacao fu sviluppata dal terzo re Maya: Hunahpu.
Il cacao veniva consumato dall'élite durante le cerimonie importanti, in senso mistico, offerto insieme all'incenso come sacrificio alle divinità.
Ricette
Girando sulla carta geografica si trova dai dolci tradizionali, alla mitica Sacher torte, il tiramisù e il salame di cioccolato. Ultime tentazioni sono le praline ripiene al formaggio o alle spezie. Andando oltre l'ormai noto connubio cacao-peperoncino con zafferano, cardamomo, paprika, pepe rosa e zenzero: non mancano però i secondi, dall'arrosto al cioccolato fondente, all'anatra in salsa di cacao e noci al pollo al cioccolato con cipolline. Per il corpo e lo spirito il cioccolato è usato anche nelle beauty farm come prodotto di bellezza, poiché rende la pelle liscia, soda, idratata e luminosa (contrasta il cedimento dellovale del viso e la comparsa di macchie scure e rughe).