Asti, il sindaco firma l’ordinanza contro le cannucce di plastica
L’ordinanza del sindaco Rasero è stata firmata giovedì mattina: basta cannucce di plastica insieme a drink o aperitivi. A decorrere dal 20 giugno gli esercenti di attività commerciali, artigianali e di somministrazione di alimenti e bevande che operano nel territorio comunale, fissi o itineranti, non potranno più vendere e usare cannucce non compostabili. Quelle già acquistate dovranno essere utilizzate entro e non oltre il 20 luglio. Bandire le cannucce di plastica è solo il primo passo per ridurre il suo uso nella quotidianità. Per raggiungere l’obiettivo è stata avviata una campagna informativa sul territorio tramite info-point dove saranno presenti incaricati dell’assessorato all’ambiente pronti a fornire consigli e utili informazioni per una corretta differenziata e un minore utilizzo della plastica.
Gli info point dell’assessorato
I punti informativi saranno allestiti martedì 11/06 al mercatino di via Gozzano, giovedì 13/06 al Mercatò di via Bra, sabato 15/06 al mercato di piazza Alfieri, lunedì 17/06 al mercatino in piazza Nostra Signora di Lourdes, giovedì 20/06 al Pam di corso Torino, sabato 22/06 al mercato di piazza del Palio, giovedì 27/06 ancora in piazza Nostra Signora di Lourdes e all’Unes di corso XXV Aprile, venerdì 28/06 al Mercatò di viale Pilone. Grande o piccola distribuzione non fa differenza dal punto di vista della strategia: il Comune punta a coinvolgere tutti gli astigiani invitandoli a chiedere e usare meno imballaggi e meno sacchetti di plastica per lo shopping. «La prima azione e la più importante è fare sempre una corretta raccolta differenziata della plastica e non conferire questi rifiuti nell’indifferenziato o con altre frazioni di rifiuto – spiega l’assessore all’ambiente Renato Berzano – Però dobbiamo renderci conto che non basta: bisogna ridurne il consumo, soprattutto dell’usa e getta». Su questo punto anche l’Unione Europea è chiara: dal 2021 sarà vietato commercializzare oggetti di plastica di ampia diffusione fra i quali posate e piatti, cotton fioc, cannucce e contenitori per alimenti. «E’ ormai evidente – aggiungono dagli uffici del settore ambiente – che la plastica monouso non può essere totalmente raccolta e riciclata. Quindi, se non verrà drasticamente ridotta e poi eliminata, non basterà una gestione corretta dei rifiuti per risolvere l’emergenza plastica». Anche il sindaco Rasero chiede ai cittadini di impegnarsi per cambiare le abitudini e ridurre il consumo di plastica usa e getta e degli imballaggi: «Ad Asti, negli impianti di GAIA, abbiamo un sistema di valorizzazione della plastica all’avanguardia, ma quella prodotta è comunque troppa». In sintesi il Comune punta ad un’inversione di rotta del ciclo: meno richiesta dei consumatori obbligherebbe i venditori a pretendere, o usare, meno plastica, meno imballaggi inutili o in materiale non biodegradabile. Attraverso l’Asp, l’Ente distribuirà utili vademecum così da avere sempre a portata di mano una corretta informazione sulla raccolta differenziata e su come evitare di produrre troppi rifiuti di plastica.
Le buone prassi
Tra i consigli dell’assessorato all’ambiente e di Asp ricordiamo di non usare sacchetti in plastica per lo shopping; ridurre al minimo il packaging alimentare; acquistare prodotti sfusi; eliminare i prodotti usa e getta; ridurre il consumo di acqua in bottiglie di plastica; comprare giocattoli in legno.
Cosa non usare e alternative
Non usare la pellicola per alimenti / usare pellicola biodegradabile o in alluminio; non usare accendini / usare accendini ricaricabili o fiammiferi; non a rasoi monouso / sì a rasoi con testina sostituibile; no a piatti, bicchieri e posate / sì a piatti, bicchieri e posate in materiale biodegradabile; no a bottiglie e contenitori a perdere / sì a bottiglie e barattoli di vetro.
Cosa mettere nel sacchetto bianco della plastica
Alluminio per alimenti, astucci in metallo, appendiabiti in plastica, barattoli di prodotti per la casa e l’igiene personale, in plastica, bicchieri in plastica, bombolette spray, borse in plastica, bottigliette per bevande in plastica, buste a sacco contenenti riviste, capsule e tappi per bottiglie, cassette in plastica per prodotti ortofrutticoli, chiavi in metallo, chips da imballaggio in polistirolo, contenitori in acciaio ricaricabili per gas di vario tipo, coperchi di plastica, tubetti vuoti del dentifricio, flaconi in plastica di prodotti per la casa e l’igiene personale, fogli di alluminio da cucina, graffette, imballaggi in plastica di ogni tipo, latte in metallo, lattine per bibite, lattine per conserve, nylon che avvolge le bottiglie di acqua minerale, padelle e pentole (separate dai manici) di piccole dimensioni, piatti in plastica, retine per frutta e verdura, sacchetti di patatine tipo cellophane, scatole in plastica per alimenti, taniche di piccole dimensioni, vasetti dello yogurt, vaschette in alluminio, vasi da fiori utilizzati per la vendita e il trasporto di piante, vassoi di polistirolo per carne e frutta (senza residui di cibo).