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Se i cittadini fanno i cantonieri
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Se i cittadini fanno i cantonieri

Una convocazione a fine messa, l'assemblea di un'oretta con il sindaco, e la decisione è presa: invece di aumentare Imu e Irpef, i residenti di Capriglio – 290 anime – hanno scelto di “adottare” un tratto di strada e tenerlo in ordine come se fosse il proprio

Ha il sapore del referendum comunale, ma quando i residenti sono poco più di un grande condominio di città, non è necessario indire elezioni e fare tanti passaggi burocratici: basta una convocazione a fine messa e, in un’ora di discussione fra i capifamiglia del paese, si decide il da farsi. Parliamo di Capriglio e il quesito, molto semplice è stato posto dal sindaco, Vittorina Gozzolino, eletta nelle amministrative dello scorso giugno: «Lo stato finanziario del Comune, a causa dei tagli dei trasferimenti da Roma, non consente di mantenere l’offerta dei servizi così come fatto finora: preferite un forte aumento dell’Imu su prima e seconda casa e addizionale Irpef, oppure lasciamo pressochè intatte le imposte comunali e tutti collaborano alla manutenzione delle parti comuni?». La risposta è stata quasi scontata: basta tasse, basta infierire su redditi e pensioni già fortemente erosi dalla crisi e se c’è qualcosa da fare insieme, allora si proceda.

E così, a Capriglio, 290 residenti, in tanti si sono impegnati a mettersi a disposizione per lavorare ad un “pezzetto” di Comune. Qualche esempio lo ha suggerito il consigliere delegato Raffaella Firpo, anche presidente dell’associazione produttori del Peperone di Capriglio presidio Slow Food. «Se ognuno, oltre a tagliare l’erba e pulire i propri cortili e stradine di accesso alle case si impegnasse a fare la stessa cosa con i tratti di strada comunale prospicienti le proprietà, sarebbe già un bel passo avanti. In molti casi si tratta di pochi metri che però cambiano faccia al paese e lo rendono più ordinato, con un risparmio per le casse comunali che possono così limitare sfalci e passaggi meccanizzati». L’idea, ha spiegato la Firpo, è quella di affrontare la crisi di bilancio come si farebbe in una grande famiglia, limitando le spese e cercando di contribuire tutti per quel che si può; in questo caso il contributo non è in denaro ma in lavoro e competenze personali.

Capriglio non è nuovo a questa filosofia, se si pensa che, nonostante i pochi abitanti, conta due società di mutuo soccorso, fino a poche settimane fa anche una “società degli incendi” regolamentata sempre da uno statuto di reciproco aiuto, molti attrezzi agricoli vengono acquistati in multiproprietà, già da anni la pulizia del cimitero è in mano ad un gruppo di volontari e l’apertura e la cura del Museo Mamma Margherita sono completamente gestiti da volontari. Questa della reciproca collaborazione è stata un’iniziativa che ha attecchito anche nelle giovani famiglie: fra le proposte arrivate dai cittadini quella di Roberta per realizzare un centro estivo per i bambini, a titolo gratuito per le animatrici, ma con un piccolo contributo da parte dei genitori che verrebbe devoluto al Comune per essere speso per tutta la collettività.

Oppure l’idea, in autunno, di lasciare mucchietti di sale e sabbia sulle strade comunali nei pressi dei punti che, durante le nevicate, rappresentano i punti più critici: i residenti della zona, senza aspettare, possono spargere qualche palata della mistura in vista del maltempo, in modo da avere sempre le strade percorribili e sicure. L’amministrazione, da parte sua, ha annunciato che dal 2014 vi sarà un giorno in meno di apertura degli uffici comunali e i dipendenti avranno un maggior numero di ore “condivise” con altri Comuni in modo da attuare un risparmio anche sul fronte del personale e delle spese fisse del Municipio. Per il 2013 è stato deliberato solo l’aumento dell’Imu per la seconda casa. Il piano di autogestione di alcuni servizi comunali è stato lanciato, ora tutto passa dalla buona volontà dei cittadini.

Daniela Peira

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