Sfiora i 34 milioni di euro il conto totale dellevasione fiscale che la Guardia di Finanza di Asti ha fatto ai contribuenti astigiani che non si sono messi in regola con il Fisco nel corso del
Sfiora i 34 milioni di euro il conto totale dellevasione fiscale che la Guardia di Finanza di Asti ha fatto ai contribuenti astigiani che non si sono messi in regola con il Fisco nel corso del 2013. Per la precisione, al termine di 200 fra verifiche e controlli, sono stati 30,5 i milioni di euro non tassati e Iva evasa per 3,3 milioni. A fronte di queste verifiche, le Fiamme Gialle hanno denunciato 97 persone che ora sono sotto processo; più grave la posizione di un evasore arrestato per aver presentato dichiarazioni fiscali fraudolente o infedeli con emissione o utilizzo di fatture o altri documenti contabili falsi. Nel corso dellanno sono stati scoperti 17 evasori totali, ovvero soggetti che non hanno presentato alcuna dichiarazione fiscale e 3 paratotali, ovvero coloro che hanno dichiarato meno della metà dei redditi effettivamente conseguiti.
Per salvaguardare il patrimonio di una parte di evasori, sono stati disposti sequestri di beni mobili ed immobili per circa 8 milioni di euro mentre una cinquantina di contribuenti hanno scelto di definire la contesa con lAgenzia delle Entrate pagando le imposte dovute: in totale è stata recuperata la tassazione completa su una base imponibile di poco più di 13,5 milioni di euro. Si controlli sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali ha fatto emergere che circa un commerciante su 4 compie irregolarità. Particolarmente forte lazione di controllo sulla spesa pubblica. A partire da quello sullerogazione di contributi europei per 1 milione e mezzo di euro; le violazioni rilevate hanno bloccato larrivo del denaro europeo e hanno portato alla denuncia di tre persone.
Una trentina i falsi poveri che usufruivano di aiuti economici e servizi sociali pur non avendone diritto mentre 64 presone hanno continuato a percepire lindennità di accompagnamento nonostante il ricovero per oltre 30 giorni in un ospedale o in una struttura convenzionata con lAsl mentre una ventina di stranieri hanno continuato a beneficiare dellassegno sociale durante periodi di soggiorno superiori al mese fuori dal territorio nazionale. Un vero e proprio bazar è quello rappresentato dalle migliaia di oggetti sequestrati nel corso dei controlli di verifica di merce contraffatta o non sicura per i consumatori: vestiti, scarpe, bigiotteria, accessori, giocattoli, prodotti di cartolibreria non a norma.