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Crisi e criminalità, venerdì c'è Don Ciotti
Cultura e Spettacoli

Crisi e criminalità, venerdì c'è Don Ciotti

Un incontro a cui parteciperanno circa 1000 studenti delle scuole secondarie superiori, organizzato dalla Fondazione Giovanni Goria, nella convinzione che l'educazione alla legalità sia una delle

Un incontro a cui parteciperanno circa 1000 studenti delle scuole secondarie superiori, organizzato dalla Fondazione Giovanni Goria, nella convinzione che l'educazione alla legalità sia una delle armi più efficaci contro la criminalità. Venerdì 7 febbraio, alle 10, Don Luigi Ciotti, ispiratore e fondatore del Gruppo Abele e dell'Associazione Libera, dialogherà con i ragazzi, partendo proprio dalle sue parole: "La mafia teme di più la scuola della giustizia".

L'incontro avrà luogo al Palasanquirico, in grado di contenere oltre mille persone, e riveste una particolare rilevanza poiché intende sensibilizzare i ragazzi sul tema della legalità partendo dall'esperienza e dall'impegno di Don Ciotti. Un incontro che insisterà su come ogni singolo nel suo quotidiano può impegnarsi per favorire la legalità, con l'ambizioso obiettivo di contribuire allo sviluppo di un'autonomia di giudizio e di uno spirito critico.

In questa occasione, saranno presenti anche i ragazzi del Club Jonathan Livingston Agesci di San Damiano, che hanno realizzato un cortometraggio sulla storia di Alberto Varone, lavoratore ucciso dalla camorra. L'idea di questo cortometraggio è nata proprio dopo un'esperienza dei ragazzi nei campi confiscati alla camorra di Maiano di Sessa Aurunca (Ce) tramite il progetto "E-state Liberi" promosso dall'associazione Libera.

L'appuntamento concluderà il ciclo di incontri organizzato dalla Fondazione Giovanni Goria con gli studenti che si sono svolti nei mesi di novembre e dicembre 2013. Il tema generale su cui si è ragionato con i ragazzi in tutti gli incontri, è stata la crisi del nostro tempo, che è stata poi declinata secondo i diversi ambiti che sta investendo, da quello economico a quello politico, valoriale e istituzionale. L'incontro con Don Ciotti sarà per i ragazzi astigiani un'occasione di partecipazione attiva e di confronto che, come ogni buon seme, lascerà il segno nella buona terra.

a.c.

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