Questa sera anteprima al Palco 19 di via Ospedale. Una rentrée in grande stile, un nuovo tour attraverso lItalia. Poi, dopo questa sorta di numero zero, debutterà ufficialmente il 23 aprile a Firenze, al Teatro Puccini, e la prossima estate toccherà le principali città italiane…
Dopo tanti thriller che lo hanno affermato ormai da tempo come scrittore di livello internazionale, il richiamo del palcoscenico e del pubblico in sala è stato irresistibile. Giorgio Faletti non può più stare lontano dalle tavole di palcoscenici che lo hanno visto nei suoi esordi di attore e di cabarettista e per questo ha preparato, sia pure con modalità del tutto diverse, una rentrée in grande stile, un nuovo tour attraverso lItalia, che andrà in scena stasera, con unanteprima (alle 21.30) al Palco 19 di via Ospedale; poi, dopo questa sorta di numero zero, debutterà ufficialmente il 23 aprile a Firenze, al Teatro Puccini, e la prossima estate toccherà le principali città italiane.
Il testo dello spettacolo è stato scritto da Faletti con Massimo Cotto, che cura anche la regia; con Faletti sarà sul palcoscenico un gruppo di musicisti di primo piano: Lucio Fabbri (pianoforte, chitarra, violino), Massimo Germini (chitarra), Roberto Gualdi (batteria), Marco Mangeli (basso) ed il Quartetto darchi dellOrchestra Sinfonica di Asti. Il titolo dello spettacolo, Da quando a ora in scena, richiama il titolo di un libro recentemente pubblicato da Faletti, Da quando a ora, un volume che contiene anche due cd con venti canzoni scritte e cantate dal cantautore, attore e scrittore astigiano, nonché da ormai poco meno di un anno presidente della Biblioteca Astense. Di quelle venti canzoni, molte in passato sono state cantate da tutti i grandi nomi della musica italiana (per fare un nome non a caso, Mina), altre sono state cantate solo da lui; di queste venti, una buona parte, sedici, fanno parte dello spettacolo.
Tuttavia non si tratta della semplice riproposizione di quanto troviamo nel libro, e probabilmente neanche di quanto già visto qualche tempo fa al Teatro Alfieri, quando Faletti e Cotto presentarono il libro: i due autori hanno per così dire un po rimescolato le carte, creando un percorso che segue non tanto una scansione temporale quanto una serie di tematiche che hanno caratterizzato unepoca della nostra vita. Avvenimenti, emozioni, ricordi lieti e tristi si intrecciano in questa carrellata, sorridendo spesso senza che gli autori abbiano voluto ricercare a tutti i costi la comicità, perché questa, dice Faletti, è insita nelle cose stesse che vengono raccontate. Ritroviamo quindi, in Da quando a ora sulla scena, momenti di vita astigiana, rivissuti attraverso la musica, quella musica senza la quale, dice ancora Faletti che sta già preparando un nuovo album, è impossibile vivere.
Aldo Gamba