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Palio, Zedde: nel 2014 correrò per San Lazzaro
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Palio, Zedde: nel 2014 correrò per San Lazzaro

Le voci si inseguivano da tempo e adesso è arrivata la conferma ufficiale per bocca del diretto interessato: Giuseppe Zedde, detto "Gingillo", fantino vincitore del Palio 2013 con la

Le voci si inseguivano da tempo e adesso è arrivata la conferma ufficiale per bocca del diretto interessato: Giuseppe Zedde, detto "Gingillo", fantino vincitore del Palio 2013 con la casacca della Torretta, difenderà nel prossimo settembre i colori di San Lazzaro. Scelta migliore il Comitato presieduto da Carlo Biamino non poteva fare. "Gingillo" è una monta esperta e di grande affidamento, vanta al proprio attivo già tre successi nella nostra città e possiede una scuderia tra le più fornite d'Italia sia sotto l'aspetto tecnico che numerico. Quest'anno ha trionfato in piazza Alfieri con The Killachy Kid, un purosangue formidabile con alle spalle una carriera in ippodromo di elevatissimo livello.

Allora Giuseppe, le motivazioni di questa tua scelta?
«Sono tornato in un Borgo che già conoscevo, che in passato mi aveva dato fiducia e dove ho conquistato uno splendido successo nel 2008. E pensa che già nel 2004 avrei dovuto correre per San Lazzaro, poi le cose presero una piega diversa e mi accasai alla Torretta, vincendo il Palio con Ergo Song».

Non abbiamo sbagliato di molto anticipando quella che sarebbe stata la tua decisione…
«Vero. Però non c'era l'ufficialità e infatti precisai che quella di San Lazzaro era una delle possibilità che avrei preso in considerazione. Ho riflettuto, ci ho pensato, ho valutato bene la situazione e alla fine ho accettato la loro offerta. Sono stati i primi a contattarmi, hanno dimostrato di volermi a tutti i costi e inoltre con alcuni appartenenti al Comitato avevo instaurato già da tempo un rapporto di amicizia molto forte. Tutte componenti che hanno contribuito ad indirizzare la mia scelta».

I contatti con gli altri Borghi?
«Ci sono stati, certo, sarei un bugiardo a negarlo, e infatti come dicevo ho preso il giusto e necessario tempo per decidere».

Con la Torretta come ti sei lasciato?
«Non è stato un distacco traumatico. Ho parlato con il Rettore Giovanni Spandonaro, che tra l'altro ringrazio per le belle parole spese per me in una dichiarazione che ti aveva rilasciato, e siamo arrivati ad una decisione di comune accordo. Neppure io escludo un giorno di tornare alla Torretta. Al Borgo biancorossoblu devo molto».

Ovviamente a San Lazzaro molti si aspettano che tu nel prossimo Palio riproponga il purosangue vittorioso quest'anno. Al riguardo che cosa puoi dire?
«E' sicuramente una possibilità. Nel corso dell'anno con i dirigenti del Borgo faremo tutte le valutazioni necessarie e decideremo. Sono tanti i fattori da tenere in considerazione, principalmente lo stato di forma del purosangue. Il cavallo da portare al canapo deve essere perfettamente a posto sotto ogni aspetto».

Con o senza The Killachy Kid sarai certamente uno dei favoriti per il successo nel Palio del prossimo anno…
«Beh, sai, vincere fa sempre bene. Aiuta molto e ti fa venire la voglia di riprovarci. Di certo nel 2014 non verrò ad Asti per fare una corsa al risparmio. Darò il massimo come ho sempre fatto nella mia carriera».

Hai detto una parola importante, carriera… Anno travagliato per te il 2013, soprattutto a Siena…
«Non direi travagliato, piuttosto è stata la componente fortuna ad avere un peso notevole sui miei risultati. La dea bendata quasi per l'intero anno non mi è stata amica. Poi in chiusura di stagione sono arrivate le vittorie di Castel del Piano ed Asti».

Un bel trampolino di lancio per il prossimo Palio di Provenzano…
«Mettersi in vetrina e fare risultato aiuta, eccome. Però a Siena ci sono diversi fattori che incidono sulla scelta delle Contrade riguardo ai fantini. Equilibri e situazioni particolari da rispettare che negli altri Palii non esistono».

A Legnano come sei messo?
«Confermatissimo a Sant'Erasmo, la contrada per cui corro dal 2009. A Legnano ho vinto nel 2007 per San Bernardino, con Domizia, con cui trionfai poi nel 2008 proprio per San Lazzaro».

Chiudiamo con Asti. Quali erano i cavalli che temevi di più lo scorso settembre?
«Non perchè si sono piazzati secondo e terzo, ma sia il purosangue di San Secondo che quello della Cattedrale erano ottimi esemplari. Posso andare oltre dicendoti che mi piacevano anche il cavallo di San Damiano e quello di San Silvestro, che l'anno prima montato da Bucefalo per San Martino San Rocco era stato l'unico a battermi».

Nostra considerazione finale: magari Giuseppe Zedde non parlerà tanto, ma nei Palii contano i fatti e non le chiacchiere. E lui da almeno una decina d'anni sta dimostrando con i risultati quale sia la sua caratura. A San Lazzaro qualcuno sta già sognando.

Massimo Elia

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