La lirica torna sabato al teatro Alfieri con un'opera di repertorio, di estrema difficoltà: Norma di Vincenzo Bellini. L'azione si svolge nelle Gallie all'epoca della dominazione romana.
La lirica torna sabato al teatro Alfieri con un'opera di repertorio, di estrema difficoltà: Norma di Vincenzo Bellini. L'azione si svolge nelle Gallie all'epoca della dominazione romana. Norma è una sacerdotessa druidica che è stata l'amante segreta del proconsole Pollione, dal quale ha avuto due figli, custoditi dalla fedele Clotilde all'insaputa di tutti. Il soggetto tratto dalla tragedia di Alexandre Soumet "Norma, ossia L'infanticidio" è un soggetto classico, alla maniera dell'opere conformi alla precedente tradizione, ma la musica che lo anima risente profondamente della nuova sensibilità romantica; la stessa che permea le altre opere del genio catanese, prematuramente scomparso all'età di 34 anni.
Ad attendere il pubblico nel ?golfo mistico del teatro sarà l'Orchestra Sinfonica di Asti, diretta da Stefano Giaroli. Sul palcoscenico si esibiranno il soprano Gabrielle Mouhlen (Norma), il tenore Ignazio Encinas (Pollione) e il basso Frano Lufi (già ascoltato nella Messa da Requiem, eseguita recentemente quale omaggio a Verdi nel bicentenario della sua nascita, ed ora impegnato nella parte di Oroveso), il mezzosoprano Cristina Melis (Adalgisa), il tenore Renato Parachinetto (Flavio) e il soprano Noema Erba (Clotilde). La regia dello spettacolo è di Alessandro Bertolotti.
Per le notevoli difficoltà che presenta, Norma non ha avuto molte esecuzioni nella nostra città. Una delle ultime è stata quella curata dall'impresa Bertone, al Politeama il 18 ottobre 1984. Protagonisti furono Yasuko Sato (Norma), Doro Antonioli (Pollione) e Jone Iori (Adalgisa). La prima edizione in assoluto risale, invece, al 1836, anno successivo alla morte di Bellini e sei anni dopo la première dell'opera alla Scala di Milano. Venne rappresentata al teatro Civico con Annetta Mollo nel ruolo del titolo.
a.b.