Chissà se i responsabili della Arvin Meritor accoglieranno lesortazione del giudice dAppello di Torino per trovare un accordo con alcuni abitanti del quartiere San Fedele in attesa di
Chissà se i responsabili della Arvin Meritor accoglieranno lesortazione del giudice dAppello di Torino per trovare un accordo con alcuni abitanti del quartiere San Fedele in attesa di risarcimenti per linquinamento da cromo esavalente e solventi clorurati dei pozzi.
Mercoledì scorso, infatti, si è tenuta la prima udienza nella quale il giudice ha trattato le questioni preliminari, ha concesso i termini a difesa ai difensori (lavvocato Elena Sorgente per il gruppo di cittadini di San Fedele) e ha rinviato il processo al 29 gennaio. Con la precisa indicazione di arrivare a quella data con una eventuale transazione conclusa o almeno in via di perfezionamento. In primo grado i cittadini furono esclusi dal risarcimento per un mero vizio formale, mancando un certificato anagrafico. «Noi rimaniamo in attesa di una proposta -è il commento dellavvocato Elena Sorgente- ma finora non ci sono stati contatti in tal senso».